lunedì, gennaio 26, 2009

Girando l'Angolo

Finalmente, comincio a riuscirci… l'interruttore è stato girato ed anche le vecchie abitudini comincio ad abbandonarle. Quello che leggete in questo momento non è quello che ci dovrebbe essere stato. Si è così! Avevo scritto un post fortemente delirante, ma davvero tanto, una trasfigurazione della realtà riconvertita in un incubo sullo stile di Wes Craven. Voleva essere un modo per liberarmi da un peso morale ed emotivo: dire agli attori cosa avevo provato e come mi sentivo. E' stato lì per giorni, poi prima di pubblicarlo ho chiesto il beneplacito ad uno dei protagonisti nascosti in quelle righe. La mia educazione e la mia sensibilità mi hanno suggerito di confrontarmi prima di pubblicare parole che potevano essere dolorose per qualcuno. In realtà mentre aspettavo una conferma o una smentita ho cominciato a comprendere, che non mi interessava pubblicarlo veramente, ma semplicemente rendere palese uno stato d'animo, a qualcu… no, renderlo palese ad una sola persona! Per questo motivo quest'oggi ho deciso di non pubblicarlo e di tenerlo per me (oltre ad averlo condiviso con l'unica persona che volevo lo leggesse). In fondo su questo blog sono titolare dei miei pensieri e di quello che trasmettono, per cui mi prendo tutte le libertà che voglio, ma in modo coscienzioso, ovvero limitando la mia libertà a quella degli altri.Ci ho fatto anche un discussione veemente con una persona, sulla questione del libero arbitrio e oggi ancor più di allora, sono fermamente convinto che non è tutto concesso, solo perché si può poi chiedere superficialmente scusa, non è tutto dovuto solo perché pensiamo di essere gli unici profeti delle verità di questa vita.
Io ho voluto girare l'interruttore, perché pensavo di non trovarmi a mio agio con le persone, ma per la verità non sono stato a mio agio con me stesso… in questo ultimo lustro ho lottato contro me stesso talmente tanto da essere esausto al punto da chiudermi nel mio "mondo della frutta candita". Ora direi che posso anche smetterla di combattermi alla morte, sono fallibile sono una persona come tante, ne migliore ne peggiore, non sono illuminato ne illuminante, per cui posso, voglio e devo serenamente procedere nella mia vita di tutti i giorni cercando il modo migliore di stare con gli altri. Inutile elevarmi a giudice o profeta di chissà quale verità. Come già scritto in altre occasioni, sono consapevole di essere stato fortunato nella mia vita molto di più rispetto ad altri. E' tempo di tornare all'antico, ascoltare e tacere, rispondere a domande dirette e parlare solo più di una quotidianità in termini di vissuto e non filosofici, questa parte la lascio a chi ne sente la necessità.

Nonostante, abbia avuto il consenso a pubblicare quel post, oggi non mi interessa più condividerlo con tutti e mio e di chi l'ha letto ed è quanto mi occorre, forse ho aspettato troppo per condividere quelle sensazioni, ma almeno ora so che posso procedere per questa strada, umilmente e serenamente, e tornare così a riprovare quelle sensazioni, brevi ed intense che mi furono regalate il giorno che fu per qualche minuto un boy scout.  Cammino augurandomi di girare l'angolo e sorridere!