giovedì, ottobre 25, 2007

Mare, cielo e terra

L'uomo non è fatto per volare, ciò nonostante ha cercato, sempre durante la sua storia, di oltrepassare questo limite, come se un richiamo atavico lo spronasse a raggiungere mete sempre più alte. Non era più sufficiente esplorare le terre, non è stato sufficientemente appagante attraversare i mari, doveva alzarsi verso il cielo, come a raggiungere gli abitanti (gli angeli e Dio per qualcuno, gli dei per altri...) del luogo forse più mistico...
Lesensazioni del volo hanno, probabilmente più di altre, riempito l'animo umano: forse perché permette di essere parte di tutto il creato in un modo più completo;  poter vedere dall'alto i terreni calpestati prima del volo, sorvolare le distese del mare in cui ci si è bagnati o su cui si è navigato, volare sopra un mare di nuvole rende tutto più profondo de appagante, come a raggiungere dei limiti per lo più impossibili: cambia la prospettiva delle cose, ridimensiona l'ego dell'uomo ricordandogli che è una piccola parte di un grande tutto.

Ho preso l'aereo giusto ieri e guardando dal finestrino, questi pensieri mi hanno pervaso mentre sorvolavo uno scenario apocalittico di nuvole, una distesa silenziosa, modellata come una città silente, che a tratti permetteva di guardare verso il basso lasciando vedere un tessuto mai realizzato da nessuno se non dalla natura con terreni di ogni colore interrotti a trattai dalla vegetazione, oppure lasciare che lo sguardo si confondesse nel guardare la superficie del mare, frastagliato dal sussurro del vento disegnando motivi sempre diversi o impossibilmente uguali...
Tutto questo l'uomo forse mai potrà crearlo... ma solo simularlo o rappresentarlo... e probabilmente per questo mai pago l'uomo ha cercato da tempi immemori di volare... come a prendersi una piccola rivincita sui propri limiti oltre a godere di uno degli spettacoli più favolosi.
 
mr.zugo

giovedì, ottobre 18, 2007

Parole Mai Dette!

Non si dicono molte cose nella vita, chissà per quali strani motivi poi. Una cosa a cui pochissime volte si fa caso, anche perché essendo sempre presi da mille impegni, nonostante ci sopravvenga l'intenzione di dire una certa cosa, poi non la si dice. Notavo quest'oggi a pranzo il dialogo tra bue bariste, ed è stato palese che ad un certo punto una di loro stranita dall'atteggiamento della collega, oltre a guardala male volesse dirle qualcosa, ma chissà perché non ha aperto bocca.Come in quest'occasione spesso capita a tutti di trovarsi in questi frangeti e qui qualcuno potrebbe pensare che non dire le cose possa essere legato a questioni di privacy, oppure per pudore, o ancora perché fuori contesto, per passività nei confronti del diretto interessato, perché non è il momento giusto... Credo invece che le Parole Mai Dette siano nostre paure che si concretizzano nell'immediato in modo talmente fulmine che ci fanno desistere dall'aprire bocca e dare fiato ai penseri. Paure che ci danno la sensazione di come possiamo essere in realtà; è un processo di analisi e valutazione del pensiero talmente rapido che forse non ci fa rendere conto coscientemente che: "mai credevamo di poter pensare e dire certe cose".

Queste parole assenti, non verranno mai e poi mai rese pubbliche in qualche modo, perché non tornano più se non nei nostri pensieri più reconditi ed in alcuni casi oscuri. Non si tratta di parole che al momento vengono trattenute, per poi essere espresse in un secodo momento (scritte, gridate, piante, sorrise), ma sono pensieri che rimangono in noi per sempre tornandoci in mente solo di tanto in tanto.

Pochi sono coloro che possono permettersi di dire sempre quello che pensano sempre, anche perché bisogna essere davvero bravi a dirle con quel tono e comportamento che si addicono all'occasione e all'interlocutore, altimenti si rschia di essere fraintesi o di essere odiati per quel che si è detto. Io ci provo a non trattenere quest pensieri/parole, anche perché non dirle mi ha lasciato sempre un senso di incompiuto, non tanto per l'effetto che dvrebbero o potrebbero avere in concreto, ma soprattuto perché mi sento manchevole, sento un senso di incompletezza che poi mi porterò dietro per molto tempo sino a quando non si assopiranno da qualche parte nella mia mente e nella mia anima.

Forse sarebbe il caso dire queste parole perse: potrebbe stupirci!

mr.zugo

mercoledì, ottobre 10, 2007

Farsi Conoscere!

Ecco un altro modo per farsi conoscere! Il regolamento dice:
  1. postare il regolamento
  2. parlare di otto fatti a caso e curiosi o che non si sono mai raccontati nel blog che riguardino se stessi in un post dedicato
  3. scegliere altre otto persone da incatenare e dire loro che sono... insomma fatelo se volete
Quindi per quelo che mi riguarda vi posso dire che

1 – Da bambino, avrò avuto circa 9/10 anni giocando in una vecchia cantino sono inciampato su un pezzo di legno e cadendo ho infilato un braccio in una latta arrugginita procurandomi un taglio abbastanza profondo. Preso atto della cosa e vedendo che sanguinavo, sono andato a casa con tutta calma e mi madre un po' allucinata dalla cosa, mi ha medica. Morale mi ritrovo con una bella cicatrice sul braccio. Segnato da una piccola avventura

2 – Ho giocato a pallacanestro per 14 anni, pensare che neanche volevo iniziare a giocare: mi ci hanno mandato a forza, ma appena ho messo le mani su quel pallone (vecchio stile) arancione a spicchi, è stato amore a prima vista!!! Ancora oggi sono innamorato perso ma mi duole non poter più giocare.

3 – Per ben 19 anni ho vissuto senza occhiali... poi guidando e notando dei fastidi alla vista notturna ho scoperto che dovevo mettere gli occhiali! Bhè tutto sommato credo di aver migliorato il mio aspetto estetico, mi piaccio di più con che senza...

4 – Sono 10 anni che sono su internet e ammetto che comincio ad esserne un po' stanco, molte cose sono cambiate, alcune peggiorate altre migliorate, ma l'abuso e in alcuni casi l'ignoranza nel suo utilizzo mi fa passare la voglia di fare l'internauta.

5 – La mia prima fidanzata! Sono stato letteralmente assalito dalla mia prima fidanzata; usciti da scuola scesi ad una fermata di autobus dove ognuno doveva prendere una coincidenza diversa.... questa mi sbatte contro una ringhiera,e mi stampa un bacio francese da paura. Era giorno di mercato e la gente passava e ci guardava, tra cui una signora con figlio al seguito con tanto di borse della spesa. La madre sbotta: "'Sti ragazzacci, pure sfrontati a fare le porcherie in pieno giorno!!" il figlio: "Ma mamma lasciali in pace non vedi che si stanno solo baciando?"

6 – La cosa che più mi accompagna negli ultimi anni è la solitudine... ed ironia della sorte è la cosa che temo di più da un lato ma alla quale non rinuncerei mai dall'altro: CHE BELLI I CONTROSENSI!!!!

7 – Ho avuto occasione dei stare fuori casa, da solo indipendente, cosa che molti giovani anelano molto presto. Ho scoperto che per quanto dia un senso di libertà, molte volte mi da la sensazione di una gabbia d'oro in cui ci si rinchiude da soli... ma credo anche che molti migliorino se stessi mettendosi alla prova sotto questo aspetto.

8 – Odio le catene... alcune ammetto che sono carine, ma solitamente faccio da capolinea a tutte le catene, in e-mail sono solo spazzatura, e qui sui blog... bhe ammetto che per ora ne ho trovate di simpatiche... e sono utili oltre che per giocare e farsi conosce, anche per passare il tempo quando non si sa cosa scrivere.

Bona lettura e buon divertimento per chi ci si vuole cimentare
mr.zugo

lunedì, ottobre 01, 2007

Carl Jung – Test Caratteriale!

Venerdì pomeriggio per via di iniziativa aziendale mi è toccato fare dei testi attitudinali, che sono proseguiti anche nella giornata di sabato, concludendosi anche con un colloquio di 50 minuti ed oltre con una bella e intrigante psicologa! Un fine settimana buttato al vento, almeno per la parte del relax e del divertimento. Dal lato personale per la conoscenza del mio carattere e sopratutto per le mie predisposizioni e le mie attitudini nel mondo del lavoro è stato interessante anche se per certi versi inquietante.Morale della favola uno dei test era l'Insight, che attraverso 25 domande costruite sulla base dei modelli Junghiani, definiscono l'aspetto psicoattitudinale delle persone sopratutto nel lavoro ma non solo.
Ho fatto richiesta di avere in elettronico il risultato del test che io ho già ricevuto su carta e discusso con la bella psicologa. L'intenzione è quella di pubblicare il risultato della mia personalità e leggere i vostri commenti, specie di coloro chei mi conoscono di più e sopratutto di persona. (non è vanteria è suggerito nell'esito di tale test).

Speriamo di non dover aspettare troppo... altrimenti mi toccherà trascriverlo tutto, e 25 pagine sono lunghe, e di tempo purtroppo non ne ho molto ultimamente. In sintesi però vi accenno che nelle diverse macro categorie Junghiane, io sono un "Osservatore" quindi l'insieme di aspetti di introversione e di approccio mentale alle cose... detta così fa proprio paura, mi sembro un Serial Killer.

mr.zugo

Ecco un TEST, in inglese ahimè, per chi si vuole provare. Invece per coloro che vogliono saperne di più potete andare qui Carl Jung & Validating Insights Discovery