sabato, gennaio 23, 2016

Mauto Che Passione


Ormai è un appuntamento immancabile, come negli ultimi 3 anni, alla scadenza della validità della tessera Abbonamento Musei del Piemonte mi dirigo solerte verso il Museo dell'Auto di Torino per il rinnovo. La meta è per me la più comoda, ma sopratutto la meno affollata in assoluto. Così anche quest'anno mi dirigo al MAUTO per il rinnovo, sperando che come ogni volta mi sorprenda con qualche esposizione temporanea particolare e d'interesse. In effetti a ben pensarci ora sono 4 anni che non visito più tutta l'esposizione dell'auto, ma mi lascio attrarre dalle temporanee che vengono svolte al piano terra.
In questa occasione mi sono imbattuto in ben due temporanee: "Auto in Arte" e in "Hit Parade di Paratissima". Mentre ovviamente la prima è rigorosamente incentrata sull'auto restando nel tema della struttura ospitante, la seconda seppur di ridotte dimensioni era una raccolta delle migliori esposizioni tenutesi a Paratissima del 2014/2015. Quindi come non approfittare della tessera appena rinnovata e farsi un giretto al piano terra.
Attraverso velocemente le aree permanenti dedicate al desing nel corso degli anni a livello internazionale, per accedere all'area dedicata alla temporanea de "Auto in Arte" in cui attraverso i soliti pannelli descrittivi, i monitor dimostrativi si è potuto ripercorrere l'atmosfera della progettualità e dei prototipi negli anni che vanno dal 1985 ai giorni nostri. Interessante scoprire come tali prototipi, tutti fatti con materiali inerti, cartone, legno, polistorolo o con rivestimenti speciali, siano ancora di concezione artigianale, seppur realizzati con l'aiuto di strumenti sempre più sofisticati, ancora resta il concetto di modellazione di vecchia concezione. Ancor più sorprendente poi scoprire che la prototipazione non è sempre solo esclusiva delle vetture dalle linee più accattivanti e sportive, ma anche per auto di uso più quotidiano. In questa breve escursione però come sempre resto rapito da come negli anni in cui la tecnologia non era così predominante, i designers erano dei veri precursori delle linee, delle efficienze aerodinamiche che ancora oggi guidano i nuovi stiliti delle vetture. Infatti mi viene da ripensare alla mostra permanente che precede questa temporanea in cui i grandi designers di mezzo secolo fa fossero visionariamente avanti anticipando disegnando e realizzando a mano progetti che oggi alcuni sono in grado di ottenere grazie ai calcoli dei computer con sofisticati algoritmi. La componente umana nella tecnologia motoristica è imprescindibile. 

Ed è così che passando dalla prototipazione con due passi mi sono trovato invece catapultato nel mondo di Paratissima. Catapultato in mezzo ad opere di concetto moderno, realizzate con metodologie nuove e particolari. Le creazioni sono davvero di ogni genere, dai dipinti alle sculture, con l'utilizzo di ogni sorta di materiale e tecnica creando così nella mia percezione un notevole contrasto con quanto appena visto poco prima nel salone dedicato ai prototipi. Alcune delle opere mi hanno incuriosito non poco facendomi decidere di immortalarle per non perderne le sensazioni ed i pensieri che hanno innescato. Ammetto di non essere un amante dell'arte moderna che spesso trovo eccessivamente "innovativa" al punto tale da non riuscire a comprenderne l'emozione, l'energia o il concetto base. Ma una piccola immersione come questa "selezione" mi ha permesso a piccoli passi di iniziare a comprendere un pochino di più l'arte contemporanea.
Come da aspettative, le temporanee del Mauto non deludono ed anzi in questo caso sono state ricche di stimoli e pregne di nuovi orizzonti. Una sana consuetudine che spero di riuscire a mantenere.