giovedì, giugno 25, 2009

Scrittura Analogica

Quella che ho fatto io probabilmente non lo è, ma ci va molto vicino:
liberi pensieri in libere parole; ogni tanto mi concedo questo lusso
oggi qui in queste pagine… e tutto insieme.

 

Confortato…

… da un momento di evasione e alienazione, sento
quello che avevo dimenticato: solitudine, calda e
avvolgente solitudine. Ora sono di nuovo a mio agio.

 

Introversamente…

… torno al lontano me stesso, spinto come un plantigrado,
a tornare all'antico verso un letargo: ristoratore, rigeneratore.
Silenzioso e innocuo.

 

Sfocatamente…

… la mia immagine vien riflessa nello specchio del mondo:
no sono io che non sono definito, non è lo specchio a non
fare il suo freddo dovere.

 

Sublimato…

… da me stesso, su me stesso: alienato nel mio presuntuoso pensiero.
Dovrò uscire da questa spirale subliminale che mi tira giù,
prima di trovarmi soffocato.

 

Interrottamente…

… inizio un pensiero che non concludo, distratto da quello che dentro mi divora
non riesco più a sentire come prima, qualcosa si è spezzato.

 

Empiricamente…

… sopravvivo a me stesso senza curarmi di dove va il mondo;
troppo concentrato a non fare disastri. 

Inappellabile…

… una sentenza inappellabile: fuori giri, fuori tono, fuori luogo, fuori dal mondo,
fuori come un balcone, fuori dalla realtà, fuori da me stesso:
semplicemente fuori. 

Troppi Pensieri…

… ho la testa che mi scoppia! Ma uno solo ora mi addolora, l'aver
assopito un amore, averlo messo in un cassetto perché non potevo più
soddisfare quell'enorme passione. Sono stato un vile egoista.
 

domenica, giugno 21, 2009

Incontri & Confronti

Questo è un 'altro post in cui stavo scrivendo delle cose ma che non riuscivo a terminare, troppo contorto, troppo confuso, troppo diffidente per mettere a nudo certi pensieri, e dopo 10 minuti di blocco dello scrittore, se così si può definire, ho aperto un'altra scheda sul mio browser, lanciato uno di quei portali in cui sono archiviati e disponibili migliaia, se non milioni di video ed ho cercato uno dei gruppi a me noti che io ritengo più gotici: lanciata la palylist . Ed ora eccomi qui a scrivere di quello che io ritengo felici stranezze e piccole fortune. Mi sono allontanato dalle persone che frequentavo più assiduamente, mi sono estraniato ed ho cominciato una nuova ricerca, di nuovi compagni di viaggio e probabilmente nel luogo che ordinariamente demonizzo, ma l'ho fatto coscientemente per dimostrarmi che non vivo di pregiudizi e di sturbi mentali. Così ho incrociato il mio cammino con quello di nuovi viaggiatori approfittando di nuove occasioni per fare quello che mi piace, parlare ed ascoltare con le persone. Ho incrociato il cammino con maestre ma anche madri di famiglia, cantanti e suonatori, filosofi  ma anche professionisti del automotivazione; sono stato ospitato da queste persone che non sapevano nemmeno chi potessi io essere e mi rivolgevano la parola come fossi uno di loro. da tempoi.. Mi sono sentito a casa ed ho ascoltato quello che avevano da raccontare o rispondendo alle domande che mi sono state poste, senza troppi pudori senza temere di espormi ne a livello personale, ne a livello culturale.Il confronto e lo scambio mi sono necessari come l'acqua o l'aria, non poterlo fare mi fa sentire perso: si questa è la realtà del mio spirito. Non so vivere di mio senza avere uno scambio, che poi non è che  debba poi necessariamente essere organizzato, impostato, mi basta avere modo di stare con le persone. Ho avuto occasione di conoscere persone meravilgiose prescidendo dalla loro inclinazione sessuale, politica, religiosa o filosofica o ancora dal loro aspetto fisico. Tutti hanno delle ragioni per pensare in un certo modo, tutti hanno il diritto di poterlo esprimere e di convidere ma ci sono occasioni in cui diventa difficile cogliere le sfumature, od i presupposti. Si perché sarebbe troppo banale dire mi piace o non mi piace in base a quello che si ascolta o di come viene raccontato, sarebbe superbo credere di saperne di più di altri, considerando le proprie esperienze migliori ed uniche per dire buono o cattivo, vero o falso... Per questo ho bisogno continuamente di ascoltare e condividere con gli altri il più possibile, e se dovessi stilare una graduatoria oggi i migliori compagni per questo tipo di socializzazione metterei al primo posto senza dubbio alcuno i bambini  (il perché lo racconterò forse in un altra occasione).

Sono forse stato assalito da dubbi inutili in queste ultime settimane, forse ho cercato equlibri che giorno per giorno vanno aggiustati perché mi suggerirono che uno solo non ne esiste, ho cercato di non dare adito ai miei sturbi mentali, forse ho cercato verità fondamentali che non sono alla mia portata, forse... forse... Forse devo solo continuare ad essere me stesso come ho voluto fare negli ultimi due anni e non cercare di rappresentarmi per quello che non sono, per quello che si aspetta la gente. Un giorno potrei liberarmi di etichette e convenzioni e dare libero sfogo a quello che ho dentro, ho intraprendere un cammino alla ricerca di una nuova spiritualità ma per il momento non voglio essere null'altro che quello che sono, perché a dispetto di chi pensi il contrario o creda di conoscermi per chissà quali motivi, mi conoscono solo poche persone, quella che mi ha messo al mondo, mio fratello oltre a me. Saccente e presuntuoso? No solamente onesto... io so chi sono e mi conosco bene, non completamente ma è la cosa che mi rinfranca... avere ancora molto da scoprire di me e lo posso fare solo con l'aiuto degli altri.

 



mercoledì, giugno 17, 2009

Reiteratamente

Mi sbagliavo, decisamente mi sbagliavo... ho sempre pensato che nella vita prima o poi ci si trova ad un punto in cui si deve crescere, passare dallo stato di eterno ragazzo ad adulto responsabile, ma che fosse uno solo o quanto meno un periodo che arriva per ognuno in momenti diversi. Ed invece? Ed invece mi sbagliavo come non mai, ho sottovalutato la vita e l'esperienza che ho fatto in questi miei 36 anni, illudendomi di aver già incontrato il mio momento, il mio punto di non ritorno passando dalla leggerezza di vivere alle responsabilità della vita; in realtà sto scoprendo o meglio realizzando che quello che ho attraversato è stato solo uno dei primi passi verso la mia maturazione verso l'uomo responsabile che dovrò diventare. Anche nelle sciocchezze più piccole che ho dovuto affrontare oggi stanno tornando a boomerang talune in bene talatre in male, obbligandomi in certi momenti a raggiungere un nuovo livello di consapevolezza o meno di quello che sono: di che uomo sono e di quale ragazzo resto. Mi fa tristezza questa cosa, speravo di aver avuto modo di stabilizzare la mia esistenza in modo tale da goderla al meglio con i nuovi equilibri che avevo trovato, ora al contrario di questo pensiero, rivelatosi solo una vana speranza, sono di nuovo di fronte a una situazione a cui devo far fronte rimettendomi nuovamente in gioco e dovendo fare dei sacrifici che avrei voluto evitare con tutto il cuore, ma che ahimé invece dovrò affrontare a testa alta, con il petto in fuori per non farmi schiacciare da tutta una serie di scelte e sciagurate azioni di altri che mi stanno portando ad un livello dimenticato da 10 anni oramai, ovvero da quando ho iniziato a lavorare: rabbiosamente dovrò fare scelte ciniche, fredde ed impopolari per certi versi, mettendo a rischio anche dei rapporti umani che mi sono costati impegno coltivare, e rinnovare o iniziare, ma cosa altro posso fare? Il ragazzo spensierato da tempo l'ho lasciato nel suo mondo, ora non posso chiedergli di sostituirsi a me e scegliere al mio posto per fuggire quello che reiteratamente mi si riproporrà nella vita. Ma quello che più  mi appesantisce e che come al solito mi ritrovo diciamo solo e non poter avere nessuno a cui confidare o da cui avere un confronto onestamente schietto e disinteressato se non al mio benessere... ma non posso piangere miserie (come dico sempre io agli altri) questa condizione me la sono ricamata da solo, come tutte le volte, non volendo espormi mai al punto di avere dei legami più profondi, ma gestendo tutto a livelli più profondi ma tali da avere qualcuno al mio finaco. Sempre troppo moderato e sempre troppo diffidente.Ora non mi resta altro che rimboccarmi le maniche e cominciare di nuovo dal gradino più basso, e rimettermi all'opera per nobilitarmi al meglio, visto che questo primo tentativo è andato fallito, peregrinamente fallito, miserrimamente fallito... Quando smetterò di reiterare gli stessi errori, mascherandoli solo da geografie ed attori diversi... quando smetterò?

martedì, giugno 09, 2009

Sto alla Vita Come un Geco al Muro

Ebbene è così, nel percorso della mia storia ho sempre cercato, come tutti i ragazzini, un animale in cui identificarsi da cui prendere ispirazione ed energia vitale per affrontare il mio futuro. Tutti sceglievano animali molto forti e fieri: chi il leone, chi il ghepardo, chi il puma ecc. tutto felini per lo più ma anche animali che regnano sovrani nel loro elemento come le aquile ad esempio, oppure gli squali o i delfini… Io in realtà cercavo sempre qualcosa di meno appariscente come la lince, oppure l'orso ma con l'andare del tempo ho addirittura smesso un po' come tutti, ma negli ultimi anni le mie esperienze e la mia educazione hanno formato un carattere, che dal mio punto di vista e quindi forse non rilevante, assai particolare che volendolo ricondurre ad un animale, non sono uno solo ma l'insieme di molti. Considerazione banale ovviamente, ma che rende l'idea della molteplicità delle persone. Ciò nonostante la mia simpatia è caduta su un piccolo animaletto di cui ammetto sapere veramente nulla, ma una sua caratteristica mi è molto affine: tale animale viene sempre visto appiccicato ai muri fermo immobile e incurante di quanto accade intorno sino a quando, sentitosi minacciato repentinamente si dilegua nel primo angolo buio o in un buco irraggiungibile all'eventuale predatore. Ed io anche negli ultimi anni mi sento così: un animaletto (e per coloro che mi conosco non badino al vezzeggiativo che proprio non mi si addice) attaccato alla vita ed all'occorrenza schizzo alla ricerca di un luogo sicuro. Un filosofia alquanto semplicistica, ma di base nasconde una verità fondamentale, ovvero non cedere mai, non agitarsi troppo se non quando strettamente necessario, non farsi troppi scrupoli di quello che accade intorno se non quando ci si deve preservare da pericoli, guai o energie negative.
Seppur sia abbia l'idea che sia totalmente inefficiente questo approccio alla vita, io invece lo trovo un ottimo modo per non farsi abbattere, per non demoralizzarsi scioccamente per degli eventi che non dipendono direttamente da me, che però ho potuto valorizzare restando lì in silenzio ad osservare e riflettere dove potrebbero stare le responsabilità, e di conseguenza solo all'occorrenza muovermi repentinamente per attuare le mie scelte… Anomalo come ragionamento, ma nonostante un periodo non propriamente sereno, ho ancora la voglia di cicalare con canzoni leggere ed allegre, di scherzare ed ironizzare senza risentimenti e cattiverie, ma continuando ad osservare il mondo che passa davanti ai miei occhi, attento al rivoluzionarsi della vita, delle persone in nuove situazioni diverse ogni giorno che passa.



 

sabato, giugno 06, 2009

Inaspettatamente

Era da un po' che non mi succedeva e mi mancava. In questa settimana ho avuto due occasioni dove l'imprevisto è stato dietro l'angolo e mi ha assalito senza preavviso, senza il minimo segnale ma è certamente stato meglio così. Passo intere serate a casa per conto mio, o assolvendo ai doveri di figlio, per poi ritrovarmi fuori di casa due sere di seguito, come questa settimana; due inviti a cena diciamo più o meno improvvisati, ma il risultato è stato eccellente, davvero eccellente. Nel primo caso ho avuto modo di riassaporare giovani energie che si sprigionavano esuberantemente verso il mondo e dove in questa occasione io ero diciamo il punto più vicino di raccolta. Due piccoli spiritelli pieni di energia non mi hanno lasciato tranquillo un attimo, ma senza infastidirmi, anzi ricaricandomi lo spirito e ricordandomi come in altre occasioni, che la vita va vissuta intensamente, pienamente apprezzandone ogni momento, istante soprattutto quando si è attorniati dalle persone con cui ci troviamo bene. Ogni istante era buono per chiedere, raccontare, giocare sorridere, nonostante i rimproveri per la troppa esuberanza, ma certamente un atmosfera serena, ricca di entusiasmo e felicità: altro che bagni emozionali, io mi sono sentito come un pascià!!!! Senza contare il breve momenti di analisi astrologica  del mio carattere e della mia sfera emotiva, dove nel poco che mi è stato detto, un po' mi ci sono ritrovato e un po' no, ma forse devo ancora completare alcuni dei miei percorsi personali ed interiori.
L'altro caso in cui ho potuto farmi sorprendere dall'imprevisto è stato per una invito, insolito e inaspettato che si è risolto addirittura in una esclusività; inizialmente ero imbarazzato, ma col passare del tempo tra una leccornia e l'altra, la piacevole conversazione e la grande disponibilità dei miei ospiti ha fatto nascere una bella serata in ottima compagnia e non solo umana, si perché sono riuscito a farmi battezzare con un leggero graffio dalla seconda padrona di casa a 4 zampe molto affascinante nel suo lungo manto. inaspettatamente dopo tanto correre a cercare di fare, di organizzare qualcosa per le serate, mi sono ritrovato preso in contropiede e per mia fortuna sono riuscito a farmi stupire, piacevolmente stupire... Questo è certamente un bene ma alcuni pensieri purtroppo non si sono completamente dileguati, spero solo che tanto gli imprevisti mi hanno dato, tanto la necessità di dover essere riflessivo ed attento mi permetta di non perdere quello che sin qui ho trovato.