Appunti itineranti di un Viandante: come nella transumanza, passiamo da un luogo ad un altro per trovare nuove risorse... da consumare e terminare!
lunedì, dicembre 28, 2009
2 Anni e 1/2
sabato, dicembre 26, 2009
73 Giorni Dopo - La Seconda Vita
martedì, dicembre 01, 2009
Di Vite Mai Vissute
Vorrei diventare Uomo, ma ancora non sono pronto... troppo infantile e troppo irresponsabile e cedere alle debolezze potrebbe anche aiutarmi, chissà!
La Nera Vena
Da ragazzo ci pensavo alla morte oggi la vorrei incontrare, non ho più stimoli di alcun genere se non vivere alla giornata senza pormi troppi problemi per l'indomani, ma quello che più mi sconvolge e la facilità con la quale continuo nelle cose di tutti i giorni senza lasciar traprelare nulla di quelle che non voglio io, ho quanto meno è questa la sensazione che io ho. La continua ricerca dell'isolamento che poi va a cozzare con la frequentazione di personaggi ogni volta sempre più anomali, strampalati e forse addirittura inadatti a me, ma non me ne curo e lascio che le cose procedano da sole. Non sopporto più nulla della quotidianità, ne la TV che oramai sono 5 mesi che non vedo per più di 3 minuti nelle poche occasioni che capita, non leggo giornali e stancamente leggo le notizie da internet dove si sa, la bufala è all'ordine del giorno; le relazioni sociali sono costruite sullo scambio minimo sindacale per poter lavorare senza troppe complicazioni, la maschera è sollevata al punto giusto. Il rispetto oramai pare essere decaduto a semplice merce di scambio, la tolleranza e dei religiosi e non più delle religioni, la dignità ha cambiato ufficialmente nome in scordatela, l'umiltà è la quotidianità dei buoni che si sa prendono solo mazzate, e dunque io cammino "ciancicato" per la mia vita, tanto scocciato da non farmi la barba per giorni e non curarmene affatto, avere la necessità di trovarmi una sistemazione indipendente e non concludere mai e vivere accampato in uno stabilimento dove ora non c'è nemmeno più il riscaldamento e l'acqua calda; che poi basterebbe chiamare qualcuno e tutto torna in ordine, ma non me ne importa e forse domani sera dormirò in auto buttato da qualche parte come uno zingaro. Non c'è vita, non c'è entusiasmo... non ce più nulla che abbia un valore o un'etica per la quale vivere decorosamente. Chiunque io sia per ora non voglio in alcun modo vedere la luce del tunnel, voglio stare nell'oscurità come i pesci degli abissi, al freddo quasi immobile, orrendo e sconosciuto se non addirittura ignorato e dimenticato. Non ho più forze, non ho più istinti di sopravvvivenza, come la canna di bambu mi lascio sbattere dal vento, sperando addirittura di spezzarmi ma senza che succeda mai. Ascoltando annoiato note classiche o più forti come quelle del rock sto qui a scrivere della mia nera vena che pulsa nella testa, nel corpo, nello spirito... dovrei domire ma non voglio, voglio stare sveglio e dormire in auto mentre guido che sia una strada o un'altra non importa basta dormire anziché guidare, tanto da queste parti nessuno se ne cura più di tanto. Una sconfitta annunciata, null'altro che questa: una sconfitta annunciata. L'oscurantismo sta salendo e non se ne andrà più, troppi gli sforzi vani, troppe le energie impiegate senza risultati, troppa spiritualità mal coltivata, in fondo è vero, non sono altro che un piccolo uomo, che scappa dalla sua vita e dalle sue responsabilità dunque un'inetto fallito e vile! Le ombre si allungano e mi abbracciano... attendo impaziente il buio eterno!
martedì, novembre 24, 2009
La Clessidra Contraria - Fuori Programma
La mia clessidra vorrebbe fermarsi al 1994/1995 in cui la mia vita non era ancora così complicata, non avevo ancora dei granelli di sabbia sulle responsabilità, ero ancora ingenuo di credere nell'amore, ero ancora illeso dal mondo sporco che il lavoro crea attorno a se, ma la clessidra non funziona, non ha mai funzionato, ne mai funzionerà. Il sapere del futuro aiuterebbe, ma anche così i granelli di sabbia non farebbero che fare il loro corso. Paziente devo attendere che qualcuno o qualcosa arrivi a girare la clessidra per non lasciarla troppo tempo ferma. Vorrei dimenticare ma non posso, vorrei non portarlo con me ma non posso togliermi queste zavorre che mi accompagnano, ogni esperienza un sacchetto di sabbia; troppa sabbia vorrei, sentirmi più leggero, magari lasciar cadere la sabbia e vedere che sale al cielo anzichè cadere a terrà, ma non succederà mai. Ma in tutto questo ancora sogno la macchina del tempo dove mettere la mia clessidra e lasciare che vada in senso contrario a tutta la mia vità. Sognare non costa, basta non illudersi e il risveglio è meno amaro, meno triste... [fuoriprogramma]
giovedì, novembre 12, 2009
Per Chi Suona la Campana?
Qualche settimana fa ho scritto di persone da cui mi è dispiaciuto allontanarmi, cosa che confermo tutt'ora ma con una postilla: mi scuso fin da ora se non sarò più presente come prima ma ora non ho più energie per continuare a rendermi disponibile ad oltranza e venire tacciato di incapace di affrontare i casi della mia vita; se verrò cercato saranno tutti accolti a braccia aperte sempre senza giudizio e senza rancore, ma non riesco più ad essere me stesso, voglio fuggire nella menzogna, farmi forza della falsità e vivere da opportunista. Ad essere il bravo ragazzo non ci si guadagna niente, anzi! Visto che tutti si nascondono dietro qualcosa, perché non posso farlo anche io? Ognuno ha problemi più grandi incofessati, perché non io? Gli altri sono sempre i migliori in tutto ed i più cazzuti sul lavoro, perché non io?
In conclusione posso essere quello che voglio o quello che vogliono gli altri. Qui sono sempre stato mestesso, al punto da rendere palese quanto sono contorto e oscuro nei miei pensieri (e poco fa mi sono anche "sputtanato"a vita) ora possa anche smettere di scrivere qui. Devo impegnare le mie energie ad essere quello che tutti si aspettano che io sia, visto che io non so o non posso capire e non sono all'altezza dei "giochi" degli altri.
martedì, novembre 10, 2009
Svarionando con un test...
Regole.
- si ringrazia la persona che l'ha conferito
- si copia il logo e lo si sistema da qualche parte
- si linka la persona che l'ha conferito
- si svelano 7 cose di noi che per i nostri lettori sono ancora ignote
- si nominano i 7 bloggers creativi e si linkano i fortunati vincitori
- si avvisano i 7 premiati con un commento nei loro blogs
- odio ed amo la fotografia: dopo un fidanzamento di 7 anni tra alti e bassi con una fotografa vivo questo rapporto conflittuale con la fotografia;
- scriverò il post che seguira questo senza che nessuno sappia quando;
- ho tenuto due corsi come docente in corsi per principianti di riqualifica professionale;
- odio il mio nome;
- nella mia vita non ho mai fatto una scelta importante per piacere ma solo per necessità;
- conoscendola abbastanza bene odio la solitudine ma non posso farne a meno;
- odio le catene di sant'antonio dunque...
sabato, ottobre 31, 2009
Alla Fine di Tutto
Alla fine di tutto è sempre così: prima malinconia, poi i demoni mista a depressione, poi umilazione (di cui non ho scritto ne detto troppo); ed ora esaltazione, carica emotiva, mentale e spirituale. Sempre così per quello che mi riguarda, se vengo demolito in qualche maniera non faccio altro che lasciare che tutto avvenga senza opposizione e senza ansia che finisca presto, anzi più segue il suo ciclo naturale e più forte mi risollevo dopo. Dalle esperienze negative ho sempre cercato di impare qualcosa, e nonostante questa volta alcune cose siano state disattese non ho sofferto, anzi ho come l'impressione che incosciamente ero consapevole che sarebbero state tali. Da una condizione di disagio logistico non posso che migliorare e solo con le mie forze e le mie scelte, senza dover dipendere da nessuno... In realtà da qualcuno sono dipeso dagli amici/che che hanno sopportato il sottoscritto nei suo momenti di acredine e scontosità, comunque sostenendomi. Di per se, in fondo, non ho fatto altro che inseguire un lavoro che avevo abbandonato ma di cui ero innamorato, che in qualche modo facevo per il meglio, ero arrivato all'esaurimento perché ancora immaturo e impaziente, oggi dopo un periodo di purgatorio e macerazione delle mie giovanili ambizioni, posso riprendere a fare ciò che mi piace e che mi viene meglio senza pagare troppe conseguenze sul mio equilibrio; anche se questa minestra riscaldata è stata servita nel modo peggiore e più indegno di quello che potessi immaginare, ed anche se sto minacciando chissà quali stramplate vendette, sono cosciente e forte di me stesso: non sarò mai come loro, sono uno che preferisce appianre i disappunti e passare oltre, non foss'altro perché voglio vivere bene con me stesso e fare la mia parte. Oggi ho avuto un'occasione e credo che non la perderò, pur restando al di fuori dei limiti che mi ero concesso, ma quanto meno preservo la mia vivibilità e dignità di persona, faccio io la mia scelta senza condizionamenti ed è un gran bel passo. So già che appena si verrà a sapere molti mi daranno addosso ma non mi interessa, la vita è mia e me la gestisco io: gli altri possono solo guardare e condividerla fino a quando glielo permetterò.
Le cose belle le ho sempre salvaguardate e per questo motivo oggi per la prima volta ho fatto una cosa che mai avrei fatto, ho chiesto un frivolo favore ad una persona che non conosco molto ma che so essere come me, buono nonostante la tanta cattiveria che ci fanno crescere dentro; comunque questo favore pare mi verrà fatto (me lo auguro), e nonostante la piccolezza per me significa molto!!! Forse chi sarà oggetto del favore se la prenderà ma sono anche convinto che apprezzeranno e capiranno. Dunque dopo tanto mugugnio, sono alla fine del tunnel di questo primo periodo di questo secondo trasferimento della mia terza trasformazione personale! Tutto alla fine va come deve andare e questa volta ho sprecato meno energie negative ed anzi le ho assimilate tutte, e visto il giorno che è oggi direi che non potevo esorcizzare il negativo in un giorno migliore. Una rinuncia oggi c'è stata ma mi ha ripagato onorevolmente, mi costerà qualche giro di birra ma le pagherò con piacere e spero presto e con la giusta compagnia. Buona serata a tutti a coloro che festeggiano il pagano Halloween e buon festività domani coloro che ricorderanno chi si è allontanto.
mr.zugo
giovedì, ottobre 22, 2009
Quando la Paura è...
I demoni salgono dal buio che mi compentra e mi avvolgono in un mantello sempre più tetro e profondo come un barato infinito. Annichilisco di fronte a loro, mi piego succube al loro volere, sottile, profondo, che infierisce sulla mia debole mente. Le più semplici delle parole accendono turbinii di pensieri contorti, perversi e suadenti che mi portanto sulla strada della perdizione, della inettitudine, della volgarità e dell'odio... non vorrei ma cedo al dolce e suadento richiamo dei miei demoni che albergano dentro e intorno a me anche se io non li vedo ci sono e non mi abbandoneranno mai. Di nero si è tinto il cielo, mentre il mondo è divenuto incolore e inodore, ma niente è come appare, tutto si esplicità al momento opportuno e questa sera è toccato a me. Mi ritrovo con i miei demoni che minano le mie poche e incerte convinzioni per impedirmi di fare le mie scelte serenamente, nonostante abbia cercato di essere un'altro, ricado nell'oblio di me stesso. Vorrei raccogliere il coraggio a due mani, ma è talemente poco, talmente frammentato che solo con le mani è impossibile trattenerlo, come acqua scivolerebbe via, e mi ritrovo così sul fiume demoniaco della paura: paura di essere, paura di scegliere, paura di vivere. La tentanzione di abbandonarmi è forte, perdere la mia dignità, lasciare che la vigliaccheria abbia il soppravvento, dimenticare le responsabilità, dimenticare, dimenticare, diment...
martedì, ottobre 20, 2009
Parentesi Delirante
In questi ultimi giorni mi sono messo a cofronto con non pochi aspetti personali, sia interiori sia rivolti verso le persone con cui mi relazioni in un modo o nell'altro, ed in alcuni casi mi ci sono ritrovato, in altri invece mi sono dovuto scontrare con delle piccole ma dure realtà, e un paio di queste mi hanno anche ferito. L'amicizia è davvero difficile da trovare, ottenere e donare! Mentre in questo caso sono io ad arrivare come novizio in un contesto sociale (comprendente geografia, mansioni lavorative e di soggiorno) e quindi teoricamente in difficoltà, in passato io ero uno di quelli che si rendeva disponibile per agevolare l'arrivo degli altri. Al contrario della mi seppur misera ospitalità, ma che quanto meno non faceva sentir troppo soli, nel mio caso mi ritrovo solo a me stesso, fatta una eccezzione che è stata una conferma... Ed oltre a questo si complicano anche tutta una serire di considerazioni che nei rapporti tra le persone si vanno modificando e affievolendo, ingigantendo e tracollando. Nonostante i tempi si siano dilatati e le occasioni per sentirsi e frequentarsi siano diminuiti, ci sono rapporti che restano invariati e rapporti che mutano radicalmente. Chi sta attorno a me ha delle percezioni, chi sta con me perché ha voluto condividere seppur in minima parte qualcosa ha delle certezze. Chi sembrava vicino, anche maliziosamente troppo per taluni, ora è distante nonosante ci siano a malapena 9 metri di separazione, chi sembrava distaccato oggi è ancor più accogliente. Le locuste non mancano e si sono confermate tali come in passato. Gli opportunismi non sono cessati, bensì aumentati. La superficialità regna sovrana, come anche una diffusa e veltata maleducazione. Dal canto mio ho cercato di comportarmi a dovere, con rispetto, onestà e dignità: non è bastato, i pesci in faccia sono arrivati comunque; le serpi si sono già mosse, le rivalse attuate: ma io sono diverso. In questo passaggio peccherò di presunzione e saccenza, sappiale: ma non me ne frega niente di tutto quello che mi sta attorno, sono convinto di essere un uomo per bene, onesto e schietto e tanto mi basta per deridere coloro che cercano e cercheranno di dimostrare con parole o azioni il contrario, non sono più un ingenuo, non ho più aspettative che altri possono rovinare, ragione per la quale me ne sbatto di cosa le persone possano pensare di me, o cosa pensino di controllare della vita del sottoscritto, o cosa credano di sapere dalla loro libera interpretazione delle parole che posso aver detto. Me ne sbatto e proseguo per la mia strada, assumendomi le mie responsabilità. Per il resto chi rifuta il mio affetto, solo per principio, chi rifiuta la mia professionalità per invidia, chi ama sfruttare gli ingenui, ecc. possono proseguire per la loro strada senza problemi, non amo la vendetta ne tanto meno la rivalsa. In tre anni di vita solitaria ho imparato ad apprezzare la dignità, il rispetto per me e per tutti, ma soprattutto ho imparato a selezionare finemente.
Non so bene cosa potrà dare la lettura di queste mie parole scritte senza troppi filtri ne con un filo logico ben preciso, ma serviva a me per chiarire alcuni aspetti che nei prossimi giorni dovrò affrontare e che voglio far andare nel migliore dei modi per tutte le parti concorrenti. Basta lottare, basta istigare, basta tramare, voglio solo vivere sereno e trovare la mia dimensione di uomo, che ormai sono stanco di fare lo zingaro.
venerdì, ottobre 16, 2009
La Mia Vita Come un Replay
Riprendendo il discorso della sede lavorativa, ora al termine dei primi due giorni di lavoro, mi sembra abbastanza probabile che a Pomezia ci andrò non prima di febbraio salvo anticipazioni dei tempi per fare pressione alle strutture preposte, ragion per cui dovrò trovare una sistemazione temporanea per Roma ed evitarmi così l'andirivieni tutti i giorni da Pomezia a Roma e viceversa (circa 65 km al giorno col traffico locale improponibile). Nell'ambito lavorativo dunque si diceva che dovrò restare nella sede dicamo amministrativa, dove mi sento come 5 anni fa, un po' mal visto ed un po' in disparte, ma certamente utile per essere sottoposto alla maggior quantità di mole di lavoro visto il periodo di transizione e di confusione che verrà: peccato che nessuno tenga in considerazione le mie aspettative. Ma proseguiamo dopo il lavoro ho dovuto affrontare non poche, ma piccole, difficoltà logistiche per la sistemazione quantomeno notturna, considerato che gli accordi pre-assunzione sono stati totalmente disattesi e dimenticati, ma tant'è che abituato a fare lo zingaro ho già provveduto a minimizzare la spesa per i pernottamenti, e soprattutto a trovare suoluzione ai miei problemi, contingenti sino a fine mese e poi per una sistemazione consolidata per i mesi a venire. Vorrei raccontare delle mie peripezie ma temo i commenti per cui questa volta non scenderò nel dettaglio dei pernottamenti, ma sappiate che c'è mancato poco che non andassi in un dormitorio comune per lo più popolato da indiani e pakistanti, che gentilemente mi hanno concesso di andarmene senza troppe storie (dopo tutto questa città ha i suoi vantaggi). Con questo fatto di rifiutare una stanza ho avuto modo tramite passaparola della sera precedente di rimettermi in contatto con il mio primo locatario della prima discesa nella capitale, il quale mi ha permesso di evitare di dormire sotto uno dei ponti del Tevere per questa notte e per i prossimi giorni; oltre a questa immediata disponibilità chiacchierando è uscito fuori la possibilità di prendere una stanza non molto lontano da dome vi trovo ora, per i prossimi mesi restanto nel budget che mi ero prefesso. Ovviamente non sarò indipendete, essendo dentro la città non credo di poter pretendere di spendere certe cifre ed essere totalmente autonomo e solitario, ma a seconda delle sensazioni e possibilità che avrò deciderò se approffittare dell'opportunità, si anche perchè sono in parola per altre informazioni per altre sistemazioni, e tutto questo in meno di 2 giorni. Questa parte è praticamente la condensazione dei primi 18 mesi di permanenza a Roma, che in questa occasione si contrarranno a poco più di 10 giorni termine entro il quale voglio svincolarmi dall'ospitalità, ormai forzata, che ho ottenuto dall'azienda per cui sono venuto a lavorare. Resta forse ancora un piccolo jolly per il quale potrei anche evitare per qualche settimana di sborsare mia pecunia, ma per il momento non ci spero troppo più per scaramanzia che non per impossibilità oggettiva della cosa. Concludendo dunque sto ripercorrendo gli stessi passi o quasi in tempi più brevi e un po' diversi, ma certamente la sensazione dei ricorsi di alcune situazioni mi fa pensare... e se comincio a fare questi pensieri, forse forse comincio a intravedere una luce in fondo al tunnel dell'idiosincrasia che mi è venuta. Mi auguro solo che altri pensieri, ricordi mi supportino nel affrontare e dipanare le mie future vicissitudini.
domenica, ottobre 11, 2009
-1 & Giorno Zero
Comuqnue sia, dopo un'altra risata per questa lieta novella, finsico di preparare le valige ed alle ore 16.12 sono in auto in partenza verso la mia destinazione; alle ore 17.34 passo lo svincolo di genova verso livorno in perfetto orario, procendendo verso la mia destinazione, ma haimè mi sovviene gran fame e dunque scelgo di fare una prima fermata per liberarmi dal languore. Solitamente faccio solo due fermate in questo viaggio verso la capitale, ma questa volta ne faccio ben 3, perchè voglio fare un viaggio tranquillo e sereno, per cui mi fermo ancora alle 19.45 prima di imboccare l'aurelia e ultimo stop alle 22.30 circa per l'ultimo caffè prima della tappa finale, nella quale mi trovo e da dove sto scrivendo, in fretta e male per evitare che la batteria del mio portatilino catorcioso, mi abbandoni sul più bello, ma certo è che qui h più segnale UMTS che a casa mia! Dunque sono arrivato a destinazione al giorno zero... tra qualche ore inizia tutto questo nuovo viaggio, ma faccio davvero fatica a non pensare a quello che qualche ora e fa e l'altra notte ho provato dentro di me; era da tempo che alcune esternazioni non si presentavano, era da tempo che non mi esprimevo in modo palese, ed invece tutto questo è tornato, tutto insieme, travolgente e avvolgente. E non smetterò di ringraziare chi mi ci ha fatto arrivare pur passando da Piacenza, e spero di non disattendere le aspettative di chi mi vuole già accasare in queste nuove lande, e spero di farmi perdonare da chi poeticamente condivide i suoi pensieri anche con me, o di continuare a stupirmi di come posso essere visto (omone piccolo). Il tempo è trascorso, ma non lo voglio concedere all'oblio, oggi sarà una giornata campale, da come io inizierò io proseguirò, è questa volta voglio... si voglio e non vorrei, voglio iniziare amando, voi che mi leggette, voi che di me scrivete, voi che commenterete... voglio amare la vita perché così mi è stato insegnato in questa parentesi torinese in mezzo alle mie vite romane! Il destino o un dio non so chi ma questo ha voluto per me, è ne farò tesoro, perché solo io so quanto mi è stato donato, le parole non basterebbero, dovrei abbracciare tutti con tutta la gioia di cui un mondo possa essere fatto. Non è un addio, è solo un arrivederci, per una volta ho deciso di scegliere il mondo che mi piace e me lo voglio tenere! Ed ora prima che la batteria mi molli sul più bello buona notte!
venerdì, ottobre 09, 2009
A Settegiorni Da...
A cornice di questo grottesco evento, devo dire che ci sono state delle piccole sorprese che miste all'affetto e alla goliardia sono state molto gradite, nonostante possa sembrare esuberante o sempre a mio agio, ho cercato di celare forse male anche il mio imbarazzo per le attenzioni ricevute. Queste cose però sono quelle che mi conforteranno nella trasformazione che tra una settimana andrò ad iniziare. Per i più curiosi le piccole sorprese sono constate in un accappatoioin spugna molto particolare , il cui utilizzo possiamo definirlo certamente molto intimo, mentre per le altre sono state molto colorate e inaspettate ma certamente troveranno spazio della mia futura dimora in quanto allegre e molto accoglienti. Grazie a tutti/e.
martedì, settembre 29, 2009
-16
Nei prossimi 15 giorni invece mi attenderanno tutti quei preparativi utili ad affrontare la nuova sfida lavorativa oltre che di vita, il più serenamente possibile coinvolgendo anche in buona parte la famiglia, che al contrario del trasferimento precedente, mi sono premurato di interessare quel tanto che basta a far vivere tutti un po' più sereni: me per primo. Le cose saranno molte, e le più difficili come sempre quelle da gestire in remoto a 680 km di distanza, cercando di evitare fin da subito i primi passi falsi e non trovarmi i situazioni ambigue come nell'esperienza precedente. Fortunatamente in questa occasione i miei pensieri sono proiettati alla qualità della vita, dove è anche molto importante non tagliare i ponti con quello che rimane nella mia città preferita, ed anzi sfruttando la scusa di ravvivare i contatti per tornare in un luogo che mi permetterà di rasserenarmi quando occorrerà, ricaricarmi quando le "pile" saranno esaurite; ma oltre che a quelle che lascio la qualità sarà rivolta anche a coltivare nuove relazioni, con lo spirito nuovo appreso in questi ultimi 2 anni grazie a alle persone che ho conosciuto, facendone tesoro augurandomi che mi permettano di velocizzare il processo di integrazione. Mi scuso sin da ora se non sarò più molto presente ma so che pazienterete, sino a quando avrò stabilizzato un po' di cose, mentre dal canto mio ad ogni occasione cercherò di tornare qui e lasciare il segno del mio passaggio. Con l'occasione esterno una domanda che mi frulla per la testa da alcuni giorni, a qualcuno degli intimi e già partecipanti a Bacheca interesserebbe avere privilegi da amministratore per sopperire alla mia latitanza, se non addirittura prenderne, diciamo così la "virtuale presidenza?" Ovviamente nessun obbligo, solo piacere ed interesse, altrimenti resto in carica ben volentieri… E dopo questo, direi che posso portarmi alla dimora anche per questa sera.
mercoledì, settembre 23, 2009
[ri] - Partenze & Ritorni
Ogni qualvolta qualcuno parte tutti fanno la domanda "sei contento?" oppure affermano "beato te" o ancora "come ti invidio" ma in cuor mio, dopo aver risposto in qualche modo senza urtare le aspettative e non sembrare sempre incontentabile, penso tristemente al dispiacere di lasciare ciò a cui tengo, ed in questa occasione il dispiacere è più forte rispetto a 5 anni fa. Allora ero pervaso dalla voglia di cambiare molte cose, fare una svolta su certi aspetti della mia vita, ma ad ogni modo dovevo allontanarmi da una passione sportiva e dalla famiglia che stava attraversando un momento decisamente triste e inconsolabile; oggi il cambiamento voluto è legato solo al lavoro e in minima parte ad una necessità di indipendenza come uomo, ma la partenza pesa più di allora perché dovrò allontanarmi da affetti nuovi e cresciuti nel tempo con gli amici che ho trovato al mio ritorno a Torino. Di contro non mi alletta l'idea di ritornare in centro Italia e ricominciare completamente, spero che alcune realtà virtuali intraprese qualche tempo fa possano concretizzarsi e diventare qualcosa di pregnante, proprio per evitare quelle cattive compagne di viaggio con cui ho avuto a che fare in precedenza. Mi auguro anche che al contrario delle amicizie antiche ed ormai relegate ai ricordi, queste nuove degli ultimi anni siano più partecipi e volenterose, non pretendo nulla, solo le stesse cose che mi donano qui, seppur in proporzione alle distanze che si verranno a creare: sono fiducioso di questo! Resta però il fatto che sono a tutti gli effetti un gitano, in un modo o nell'altro non sono mai stato troppo fermo e troppo legato a compagnie di amicizie, e questo ripetersi di cambio città o scelta di lavori vagabondi dimostra che dovrò sempre essere l'uomo dei nuovi inizi, l'uomo che non si deve stancare mai di reinventarsi e riproporsi agli altri... ma a dispetto di qualche anno, non voglio perdere le amicizie trovate, non voglio più relegarle ai ricordi, e personalmente l'impegno sarà intenso ma riscoperta la famiglia deglia amici non è mio desiderio lasciare che l'oblio se ne impossessi e in più allargarla anche dove costruirò la mia seconda "casa".
giovedì, settembre 17, 2009
-28
martedì, settembre 15, 2009
-30
Certamente non sarà facile ma fattibile a tutti gli effetti, infondo lavorare sotto pressione e con scadenze mi fa dare sempre il meglio… ma in tutto questo dovrò anche fare i conti con degli aspetti che sino ad oggi ho messo da parte ma che per il futuro dovranno essere affrontati, e non con poca sofferenza; rispetto alla volta precedente non voglio dare un colpo di spugna, e spero di trovare aiuto e sostegno per riuscire a non darla vinta al signor oblio! Bene per ora direi che può bastare, anche perché è uno di quei rari post notturni, ma che visto il tema ci sta al punto giusto!!!
sabato, settembre 12, 2009
Futuribilmente.... Stregone?
Premessa: il periodo non è dei migliori, tutto si muove lentamente e apparentemente fuori controllo, umori, situazioni, persone, luoghi diventano un'unica entità entro il quale muoversi è sempre più complesso e in certi casi pericolosi.
Contenuto: di pensieri sul futuro
Effetti: eventi del futuro che si concretizzano
Modo: per "deja vu" o successione di venti che arrivano alla conclusione pensata mesi prima
Riflessioni: casualità, destino, capacità di costruirsi il futuro
Poco più di due anni, almeno di quest'ultimo periodo, ma in passato è accaduto ugualmente, persone, luoghi emotività diversi ma sempre raggruppati per il risultato che in tempi non sospetti venivano evocati, ipotizzati, sentiti, sognati. Molti credono nella magia, nella stregoneria, nel malocchio, nelle fatture, nei riti, ecc. io non so a cosa credere quando mi ritrovo nel "mio futuro".
Attento osservatore, dotato di fine logica raggiungo le conclusioni più facilmente e chiaramente di altri? Non so! Bambino baciato dal dono della preveggenza dopo essere rotolato da un capo all'altro del tavolo del tinello per poi piombare a terra con la testa, rompendo la mattonella ma non il mio piccolo cranio? Non so! Semplicemente un ignorante che sentendosi tale ha lavorato per migliorare le proprie doti di stratega? Non so! Emulo, condizionato dai fumetti giovanili, di Gastone il cugino iper fortunato di Paperino? Non so! Avrò sviluppato doti del perfetto imbonitore e convincere chiunque a fare quello che mi fa più comodo? Non so.
Resta il fatto che ad oggi pochi sono gli obbiettivi a cui ambivo e che non ho raggiunto e non so più se per merito mio, per fortuna, per capacita di prevedere eventi e anticipare azioni delle altre persone, per tenacia e costanza, i risultati sono arrivati. Eppure sembra, a volte anche troppo, che non sia mai contento o soddisfatto, ma credo di aver capito perché. Considerando il fatto che da 20 risulto una persona esigente, mai doma sempre alla ricerca di nuove sfide e iniziative, il fatto di raggiungere buona parte degli obbiettivi più importanti ora più che mai non sono sazio, e vedendo oltretutto che molto di quello che penso del futuro si avvera, comincio a temere di me stesso, ho paura di quello che posso vedere per il domani, oppure non vedere realizzato quello che personalmente mi sembra bello, interessante e piacevole per molti... Già in altre occasioni mi sono poste domande simili, possiamo condizionare gli eventi del nostro futuro? potrò mai essere così meschino da interagire con le persone per condizionarle a mio piacimento anche quando non dovrei? Oggi la domanda è più strampalata ma più corretta: sarà possibile che abbia qualche dote divinatoria e vedere lucidamente eventi del futuro che altri non vedono?
Potrei essere solo malato e vittima di piccole crisi epilettiche al cervello che creano i "deja vu" o semplicemente sentire più vividamente i sogni e poi ritrovarmi in situazioni simili e credere che io le abbia già viste o pensate... Con tutti questi nuovi santoni, capi spirituali, maestri, chissà mai che io possa futuribilmente diventare uno stregone? La risposta forse l'ho già vista nel futuro, o forse no per ora voglio inseguire un futuro che ho sentito, sognato e visto in un film tutto mio, guidato dal cuore, dallo spirito e dalla mente consapevole che non potrò comunque esimermi dal fare sacrifici.
giovedì, settembre 03, 2009
Demoralizzato... Furibondo
mercoledì, agosto 26, 2009
Oltre A Noi...
Dopo tante parole in merito alle amicizie di convenienza, agli affetti "fastfood", ai rapporti di "consumo" mi sono sentito svuotato di energie e di fiducia... non mi sono restati altro che i miei hobby, leggere, la grafica creativa, la scrittura, lo sport e da qui ricomincio perché oltre a me... "ci sono anche tutti gli altri" e non posso vivere come se non ci fossero o non avessero importanza ognuno per la propria parte, nel bene e nel male.
lunedì, agosto 17, 2009
Delirium
Non è importante la domanda e forse neanche la risposta, ma lo stato d'animo in cui mi mette e nel limbo a cui porta la mia anima, dolente, sofferente, apatica, antipatica, distante, sfatta, sfranta, risollevata, ricostruita, curata, distesa e calpestata; le parole escono e non si fermano, un delirio mentale che non ha ragiona di essere ma che è... Nello scorrere del tempo e nell'ascoltare suoni lontani, con la massima incoerenza, vengo etichettato come personaggio sereno e saggio, ma al contempo tacciato di essere solo apparenza e tormentato nel mio intimo: parlo da saccente e supponente perché sono debole e infimo, insomma sono tutto e niente, yin e yang... vuoi vedere che davvero sono in un giusto equilibrio che sto destabilizzando per chissà quale ricerca di un santo graal che non esiste e nemmeno salva l'anima e non da la conoscenza eterna. Delirium in un giorno qualsiasi di un agosto caldo ed umido ma pur sempre un giorno in più vissuto e portato quasi a termine nell'attesa del giorno che verrà domani, di quel domani che tutti vorremmo avere controllo e certezza per starcene più sereni, ma che invece non sarà così; un domani che arriverà al termine di una notte trascorsa come le altre o poco diversamente.
Leggi, filosofie, religioni, meditazioni, aspettative, sogni non fanno che da scadenziario per la nostra vita senza che noi ne prendiamo atto con cosceinza ma che digeriamo controvolgia per non sentirci troppo esclusi, a meno di non ribellarci completamente ed aggiungere un nuovo mattone per la costruzione di una torre di babele moderna che poi ci crollerà addosso... le parole si infilano una dietro l'altro senza un senso apparente , ma il turbinio di pensieri dentro le nostre teste sono così, parole in fila a cui noi cerchiamo di dare un senso prima che ci soffochino e ci impediscano di vivere questa vita.
Sarà il principio del delirio di onnipotenza? Non lo so e non lo voglio sapere, almeno non ora, non qui.
giovedì, agosto 06, 2009
Scelte, Vuoti, Idealizzazioni
domenica, agosto 02, 2009
Sputare Il Rospo
martedì, luglio 28, 2009
Ripensandoci
Al contrario di altre volte nella mia vita, in questo passaggio (forse più importante di quello che immagino) sto avendo una pazienza che non riconosco come mia, sto immobile, quasi senza respirare, allontanando la mente da ogni momento di riflessione e ragionamento concreto o sconclusionato che possa essere: sto solo aspettando per la maggior parte del tempo, si perché a non pensare faccio una fatica esagerata, ma in quest'occasione proprio mi sto isolando e allontanando dalla mia mente. Dovrei fare miriadi di cose, pensare al futuro con gli occhi di chi ha vissuto un passato, ma in realtà sto nel presente in modo statico. Ripensandoci anche in questo momento non sto cogitando a quello che dovrebbe essere la mia priorità! Sto qui a scrive parole sconnesse, contorte, disomogenee, senza focalizzare nulla di significativamente rilevante. Solo una domanda persiste nella mia mente: io posso condizionare gli eventi? O semplicemente ho visto il punto di rottura degli episodi?
venerdì, luglio 17, 2009
Salgo e Ti Ci Porto!!!
martedì, luglio 14, 2009
sabato, luglio 04, 2009
Rinascita...
con occhi nuovi riscoprire il mondo a modo mio!
La Bestia...
Quando uscirà non so ancora cosa porterà:
Distruzione o Rinascita!!
mercoledì, luglio 01, 2009
SettecentoTrentUno - 731
lunedì, giugno 29, 2009
giovedì, giugno 25, 2009
Scrittura Analogica
liberi pensieri in libere parole; ogni tanto mi concedo questo lusso
oggi qui in queste pagine… e tutto insieme.
Confortato…
quello che avevo dimenticato: solitudine, calda e
avvolgente solitudine. Ora sono di nuovo a mio agio.
Introversamente…
a tornare all'antico verso un letargo: ristoratore, rigeneratore.
Silenzioso e innocuo.
Sfocatamente…
no sono io che non sono definito, non è lo specchio a non
fare il suo freddo dovere.
Sublimato…
Dovrò uscire da questa spirale subliminale che mi tira giù,
prima di trovarmi soffocato.
Interrottamente…
non riesco più a sentire come prima, qualcosa si è spezzato.
Empiricamente…
troppo concentrato a non fare disastri.
Inappellabile…
fuori come un balcone, fuori dalla realtà, fuori da me stesso:
semplicemente fuori.