giovedì, novembre 27, 2008

Disordine Amplificato

Sono giorni strani, tanto strani... e faccio fatica a trovare il bandolo della matassa. Non che sia un problema, ormai ho imparato che certe cose si spiegano anche tempo dopo, ma più che altro e la concatenazione di eventi e la catalizzazione di energie che si sono susseguite in tempi ristretti. Era una situazione che da tempo non si presentava e le emozioni coinvolte, non nuove ma assopite, sono riemerse prepotentemente.Due chiacchiere fatte così in leggerezza mentre si aspetta, e sbram una notiziona ed io resto perplesso.Un'amicizia virtuale che nel giro di breve tempo si materializza, sbram emozoni a tempesta senza respiro. L'incontro stentato di amicizie che blandamente viene consumato e sbram due parole di troppo spalancano una lettura inaspettata con conseguenze inattese.Una nuova amicizia che nasce in sordina che sbram ti rivela senzazioni che procuro di cui non ero cosciente.Rapporti sociali che si mescolano tra il consueto e l'inaspettato...Tutto così vissuto nella quotidianità che disordinatamente porta sensazioni, aspettative, percezioni, sensazioni che si mescolano, girano e rigirano nella mia testa, nella mia coscienza. Non trattengo parole dette e scritte, incapace di discriminare se siano opportune oppure no, conseguenze dirette e indirette che si accavallano come a fare a gare per arrivare una prima delle altre. Pensieri sincopati che si incasellano in una mente troppo razionale per riuscire a coglierne l'essenza meno logica, e nonostante tutto non mi impedisco di accumulare esperienze e fagocitare emozioni sensazioni non solo mie. Egoista mi sento egoista ma non riesco a fermarmi, solo a limitarmi il giusto per non invadare il libero arbritrio altrui. Tutto si amplifica, a dismisura soprattutto la confusione e la mescolanza delle voci che mi riempiono in questo periodo. Pur cercando di razionalizzare, mi concedo il lusso di non farlo e ascoltare le mie più dirette percezioni e sensazioni. Inizia con una voce, le altre seguono e si uniscono nell'urlare separatamente di storie di anime accomunate nel dolore e nelle gioie raccontando delle loro diverse vite.

mr.zugo

giovedì, novembre 13, 2008

Indovina «cosa si sente» a Cena

Oggi ho voglia di giocare con le parole e non certo con le emozioni; dopo l'ennesima giornata anonima e poco stimolante come come troppo sovente capita ultimamente, la mestizia mi assale e non ho resisto a lasciarmi andare al mio hobby preferito: ascoltare… da lontano immerso nella gente e accendere quell'antenna invisibile e silente per ascoltare le voci nascoste forse delle anime. Una cena come tante, i partecipanti arrivano come sempre alla spicciolata ed io dopo aver rifocillato il mio fisico avendo ancora fame, ma di altro, mi non mi nego l'opportunità di saziarmi!  In silenzio un po' in disparte spengo le orecchie ed o apro «gli occhi». Si apre uno scenario bellissimo, emozioni corporee e tonalità di voci che esprimono per quel momento tante cose di cui percepisco questo:                          comoda soddisfazione                   

invisibile radiosità

mesta solitudine sorridente
                      paciosa tranquillità                       dormiente piacere

triste entusiasmo            dolorante stanchezza         entusiasta routine

curiosità riservata                      gustosa rilassatezza

spenta brillantezza


Peccato non avere il dono, dell'empatia e la giusta sensibilità per arrivare alla verità: mi concederebbero l'opportunità di "guardare il mondo e la sua gentes" con rinnovata fiducia, nella certezza di non sbagliare a percepire e godere chi mi circonda! Alcune volte penso di rubare di nascosto in modo ignobile, ma in realtà ho solo bisogno di sentirmi partecipe e cerco quel non so che mi tranquillizzi e mi faccia sentire uno tra tanti. Che non me se ne voglia per questo mio hobby indiscreto.

mr.zugo

lunedì, novembre 10, 2008

Viva La Vida

Viva La Vida


I used to rule the world
Seas would rise when I gave the word
Now in the morning I sleep alone
Sweep the streets I used to own


Ero abituato a governare il mondo
I mari si innalzavano al mio commando
Ora al mattino dormo da solo
spazzo le vie che sono solito fare


I used to roll the dice
Feel the fear in my enemies eyes
Listen as the crowd would sing:
"Now the old king is dead! Long live the king!"


Ero abituato a lanciare I dadi
sentire la paura negli occhi dei miei nemici
ascoltare come il mondo avrebbe cantato:
“Ora il vecchio re è morto! Lunga vita al re!


One minute I held the key
Next the walls were closed on me
And I discovered that my castles stand
Upon pillars of salt, and pillars of sand


Un minuto avevo in pugno la chiave
Il minuto dopo i muri erano chiusi per me
E ho scoperto che I miei castelli stavano
su pilastri di sale, e di sabbia.


I hear Jerusalem bells are ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
Once you know there was never,
never an honest word
That was when I ruled the world
(Ohhh)


Ho ascoltato le campane di Gerusalemme suonare
I cori della cavalleria romana cantare
Sii il mio specchio, la mia spada e il mio scudo.
I miei missionari in terra straniera
Per alcune ragioni che non posso spiegare
Una volta saprai che non c’è mai stata,
mai una parola onesta

 
Questo avveniva quando io governavo il mondo
(Ohhh)


It was the wicked and wild wind
Blew down the doors to let me in.
Shattered windows and the sound of drums
People could not believe what I'd become
Revolutionaries Wait I rivoluzionari aspettano
For my head on a silver plate
Just a puppet on a lonely string
Oh who would ever want to be king?


E’ stato il vento terribile e turbolento
Che butto giù le porte che mi permise di entrare.
Le finestre distrutte e il suono dei tamburi
La gente non avrebbe creduto cosa sarei diventato.
La mia testa su un vassoio d’argento
Solo un burattino su un filo solo
Oh chi vorrebbe mai diventare re?


I hear Jerusalem bells are ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
I know Saint Peter won't call my name
Never an honest word Mai una parola onesta.
And that was when I ruled the world
(Ohhhhh Ohhh Ohhh)


Ho ascoltato le campane di Gerusalemme suonare
I cori della cavalleria romana cantare
Sii il mio specchio, la mia spada e il mio scudo.
I miei missionari in terra straniera
Per alcune ragioni che non posso spiegare
So che San Pietro non chiamerà il mio nome
E questo era quando governavo il mondo
(Ohhhhh Ohhh Ohhh)


Hear Jerusalem bells are ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
I know Saint Peter will call my name
Never an honest word Mai una parola onesta.
But that was when I ruled the world
Oooooh Oooooh Oooooh


Ascolta le campane di Gerusalemme suonare
I cori della cavalleria romana cantare
Sii il mio specchio, la mia spada e il mio scudo.
I miei missionari in terra straniera
Per alcune ragioni che non posso spiegare
So che San Pietro chiamerà il mio nome
Ma questo era quando governavo il mondo
Oooooh Oooooh Oooooh



performed by
Coldplay