domenica, settembre 11, 2011

Magia delle 7

Stavo per andarmene a letto, quando per chiudere la serata mi sono ascoltato una canzone per ultima e mi sono ritrovato qui a scrivere. Non so se per voi sia lo stesso, ma credo proprio di sì, ma a me capita che ci sono alcune canzioni che hanno un effetto devastante. Nonostante con sole 7 note di base e lo sviluppo di tutte le loro varianti, le innumerevoli combinazioni che possono produrre solo alcuni motivi musicali, uniti ad alcuni escusioni vocali che taluni cantanti hanno danno come effetto una specie di assuefazione e permeazione tale che non ci si scolla più di dosso. Che sia un motivo lento piuttosto che uno più energico, solo musicale o cantato diventano nostri a tutti gli effetti divenendo un elemento significativo della nostra energia, della nostra emotività, della nostra spiritualità, insomma creano una sorta di seconda pelle con cui ci muoviamo nel mondo. Non sto a fare un elenco perché ci passarei la notte, come ognuno di voi. Tolte le pietre miliari, che possono essere una 10 su per giù per ognuno di noi, l'elenco a ben vedere si allungherebbe tanto quanto sono i nostri anni di ascolto di musica.
Per me senza musica è quasi impossibile stare, potessi l'ascoltere anche sul lavoro ma ovviamente non è appropiato, almeno per il mio ambiente, ma per il resto della giornata ogni occasione è buona per accendere la radio o far andare un CD, come a comporre una colonna sonora del film della mia vita. Di base sarebbe molto una colonna sonora molto eneregica e dinamica, preferendo rock e discomusic anni 70 e 80. Ora che ci penso il periodo migliore della mia vita era proprio legato al maggio periodo di ascolto della musica che mi caricava per gli eventi della giornata, sull'autobus prima di andare a lezione, sul treno prima degli allenamenti o in auto prima della partia... Entrato nell'età delle responsabilità lavorative le occasioni sono diminuite parecchio, e la qualità della mia mia vita forse un po' peggiorata per questo, ma ho anche scoperto che seppure per solo 10 minuti dopo il lavoro la discomusic è un toccasana: fa dimenticare lo stress del lavoro e le fatiche della giornata caricando di adrenalina e dopamina il corpo e la mente. Sono solo 7 note con cui artisti producono sonorità e musicalità che vanno a scavare dentro di noi a toccare quelle corde che vibrano all'ascolto e che riverberano anche dopo, se solo iniziamo a intonare il motivo, l'effetto è lo stesso il nostro stato emotivo ed energetico cambia. Che poi è particolare come l'effetto sia in tutti i sensi, io ho parlato per me quindi in proiezione di energia e dinamincità, ma conosco persone che portano conse canzoni e musiche che amplificano l'effetto sentimentale talune volte in benessere perché evoca momenti piacevole, talaltre meno perché richiamano momenti meno giosi, ciononostante ci stanno dentro, ci rivestono come un guanto e difficilmente ce li possiamo togliere di dosso, ma credo che nemmeno vorremmo toglierci tali sensazioni date dalla magia di 7 note che si rincorrono si accavallano, si sovrappongono e si sfugogno tra loro. La mia vita è una colonna sonora, ogni musica richiama e prepara ad un evento, amplifica le emozioni di un sentimento antico o nuovo, detta i tempi delle mie esperienze passate.
Ve lo consiglio quando una giornata sembra insormontabile ed ha tolto tutte le energie, appena ne avete modo prendete il primo prodotto tecnologico che possa riprodurre musica e ascoltatevi la canzone che sapete vi prende e vi solleva da terra tanta è l'energia che vi trasmette, vi garantisco che ascoltata al giusto volume, il nero della giornata, mano a mano che scorre la muscia, scompare sino a diventare nullo riconcedendoci qul tanto che basta di umanità, restituendo quel respiro meno gravoso utile a finire decorasemente la giornata. Io lo sto facendo da qualche settimana ascoltando discomusic 70/80/90 e devo riconoscere che mi aiuta, quanto meno non mi addormento più sul piatto appena terminata la cena.


Si lo so sono banalità, ma non è nelle piccolo cose che si trova più facilmente soddisfazione?

mr.zugo

Insana Imbecillità

Ero titubante sullo scrivere questo post che ha come argomento l'imbecillità delle persone. Avevo appena pubblicato il post in cui mi dimostravo felicemente sorpreso nel trovare persone degne di interesse e platonica ammirazione, che in questa ultima settimana ho raggiunto il limite di sopportazione.
Lo scenario e quello lavativo, che già si mal si sopporta proprio perché si è al lavoro, ma il punto fondamentale è che in quest'ufficio è presente una ridondanza di imbecillità di prima categoria. Sono tra coloro che non si negano qualche momento di "svago" per alleggerire la tensione lavorativa rendendo meno pensante la giornata, ma l'oggetto di questo post e che sono spettatore di una trasformazione di queste concessioni divenute ormai un tormento. Alcuni soggetti pensando di essere divertenti (ed un tempo forse a piccole dosi lo potevano anche essere) passano la maggior parte del tempo a ripetere in modo morboso e alienante battute, grotteschi scimmiottamenti di altre persone dell'azienda o che hanno a che fare con l'azienda. Comportamento reiterato in qualsiasi situazione, anche in quelle in cui palesemente sarebbe il caso di darsi una regolata e un contegno; ne consegue che visto dall'esterno tutto ciò non è più divertente o piacevole, bensì grottescamente estenuante e snervante. Mi immagino dovervi lavorare ogni giorno per le ore in cui si deve stare alla presenza di tali soggetti che non risparmiano nessuno determinando, come scritto nel titolo, questa insana imbecillità che porta ad una distruzione dell'ambiente di lavoro, dell'efficacia delle giornata lavorativa sia per l'imbecille che si perde nelle sue stupidaggini anziché concentrarsi sia perché distrae  coloro che li circondano.
Sembra di stare in un parco giochi per "craniolesi", un asilo di bambini molesti e iperattivi che reagiscono a ogni evento distogliendosi da qualsiasi altra attività per fare il verso, la battuta o commentare a spoposito, e questo definendo una condizione in maniera gentile. Pensate se invece tale imbecillità fosse reiterata e fomentata vicendevolmente dagli stessi soggetti che ne sono attori, significherebbe che l'imbecille sono io a considerare il posto di lavoro un luogo in cui ci sono delle regole, dei doveri e degli spazi oltre i quali ragionevolmente non si dovrebbe andare... ma probabilmente sono scrupoli e modi di pensare obsoleti come il commodore 64.
Resta purtroppo il fatto che le persone si preoccupano più di aprire bocca per inutilità, imbecillità, lamentele, litanie totalmente egoistiche senza più guardare agli altri, alla realtà della vita e al rispetto altrui. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il protrarsi di inutili lamentele per 50 km di spostamenti di sedi di lavoro, definite ingiuste, schiaviste... Mi sono intromesso nella discussione dissentendo facendo notare che erano tutte banalità a confronto di altre persone che sarebbero disposte a fare anche 200 km per lavorare piuttosto che non avere un stipendio con cui pagare le spese e sfamare la famiglia. Ho sbottato proprio male, ma quanto stavo sentendo era proprio irragionevole, volevano parlare con senso dopo ben 6 ore passate a dire solo scemenze e scimmiottare chiunque, dicendo invece corbellerie egoistiche e irragionevoli. Ringrazio solo il fatto che era venerdì e che poco dopo ho potuto liberarmi dalla morsa di cotanta imbecillità per chiacchierare o meglio dare ascolto ad una amica che non sentivo da un po' di tempo che finita la telefonata, con un messaggio di testo sul telefono, mi ha fatto un complimento atipico che mi ha sinceramente rinfrancato. Quello che invece mi fa specie è che sono sempre stato molto tollerante, ma mi sto rendendo conto invece che ora lo sono meno, e superati certi limiti anziché stare zitto, apro bocca lasciando uscire parole secche, severe se non addirittura brucianti per dare una fine alla stupidità che dilaga in quel momento. Sarà l'avanzare dell'età sarà lo stress, sarà quel che volete però comincio a prenderci gusto a tarpare le ali alla imbecillità.

N.B. L'autore di questo blog è sempre il medesimo