mercoledì, febbraio 15, 2012

Fase Calante - Il Canto delle Sirene

Questo è uno di quei periodi in cui capita di non trovare un senso alle cose, uno di quei momenti in cui non si riesce a trovare la motivazione per proseguire, dove mancano gli stimoli che ti fanno scendere dal letto la mattina per andare verso una meta che abbia un significato o che dia soddisfazione il solo perseguirla.
Spesso si sono presentati periodi come questo ed il più delle volte hanno portato a svolte più o meno importanti, indirizzando verso scelte anche rilevanti alle quali poi non ci si può nascondere e bisogna prendersene la responsabilità. C'è stato un tempo in cui queste svolte mi davano l'impressione della fuga, ma negli ultimi tre anni credo di aver maturato invece la consapevolezza che non era scappare da qualcosa o qualcuno a gambe levate. Nella mia indole peculiarmente razionale, sono state ponderate tutte le variabili di cui potevo disporre arrivando ad una conclusione determinando una scelta.
Più passa il tempo e più mi rendo conto che sono una persona che ha bisogno di stimoli, sfide e motivazioni per affrontare ogni giorno. Non è importante da quale parte arrivi l'incipit, da altri o da me stesso, basta che ci siano i presupposti per perseguire un obbiettivo e raggiungere un traguardo; potrebbe sembrare che mi stia riferendo al lavoro, ma non è così, è una condizione a trecentosessanta gradi, partendo dalla sfera personale, attraversando quella sociale sconfinando sino nel lavoro.
Soffro di iperattività da obbiettivi! Non riesco a restare immobile nella stessa condizione per troppo tempo, soprattutto quando questa sfiorisce nella stabilità e immobilità di se stessa. Mi ritrovo costantemente nella situazione di dover aver obbiettivi che se non mi sono posti, me li pongo da solo per non soffrire di apatia e noia. Così è stato da quando mi si è concessa l'indipendenza delle mie scelte, dove questo non significa voler eccellere in qualcosa o sovrastare qualcuno, ma solo non dover ammettere di non aver più nulla da imparare, non aver più margini di miglioramento, non poter aver modo di vivere ed assorbire nuove esperienze.
Questa fase calante dunque mi porta a cedere alle tentazioni e alzare nuovamente lo sguardo verso nuovi orizzonti, alla ricerca di qualche chimera se non di un miraggio nuovo da inseguire, fosse solo per non sentire la grevità dell'immobilità. Negli ultimi ventotto mesi le energie erano rivolte verso un'opportunità concessami e che ho voluto cogliere anche per sanare una situazione negativa; ora però pian piano sta sfumando l'interesse e poche sono le porte ancora da aprire per concludere questo progetto in cui mi sono addentrato; ancor peggio i segnali non sono confortanti, i percorsi al momento sono tutti vicoli ciechi, quindi sento la necessità di rialzare gli interessi, e come qualche anno fa ora è più forte l'aspetto personale e sociale, accantonato dispettosamente per incapacità di assuefarmi ad un contesto poco gradito. Inconsciamente lo sguardo si è già portato verso nuovi interessi e obbiettivi andando a discapito di quel poco che resta dello scenario attuale. Ma lo so... è così, seppur con un giudizio opinale, ritengo di dover andare oltre e senza rammarico lasciare quanto costruito in questi ultimi mesi. Forse solo una sferzata improvvisa e inebriante potrebbe distrarmi dalle nuove sirene che sento cantare... 
Ma anche no!
In fondo qui dove mi trovo ora non sento ne rispetto e senso di appartenenza, tanto vale riprendere il vagabondare per nuove mete.

venerdì, febbraio 03, 2012

La Spugnetta... Dov'è?

Mi serve la spugnetta... 
Qualcuno l'ha vista? Ehi?!! Avete visto la mia spugnetta?
Speravo che passasse presto, ed invece sembra una spirale negativa, interminabile, senza fine. Non riesco a capacitarmi come possa essere. Più passano i giorni e più peggiora la situazione; non riesco a stare dietro a questo buco di casa, non riesco a passare in tintoria a ritirare 4 pezzi che avevo portato da lavorare, non riesco nemmeno ad andare l'ultima mezz'ora di visite disponibili dal dottore per prendere atto degli esami del sangue; a fatica sono riuscito a trovare un'ora di tempo per andare a rinnovare la patente prima che mi scadesse. Sono sempre assorbito da mille pensieri che si raggruppano come nubi scure nella mia testa ma a cui non riesco dare un senso, un significato. Le settimane si susseguono e meno sono confortato di come va il mondo e la mia vita. 
Mi serve la spugnetta... l'avete vista??
Tanti, troppi i segnali negativi, per ora ancora uno stipendio ce l'ho, ma tra qualche mese? Sto in salute (forse) ma per quanto ancora, visto che in un niente ti ritrovi con una qualche malattia strana che ti mangia alla sfinimento emotivo, nervoso e fisico, come accade a troppi che mi stanno intorno. Due anni fa avevo dei propositi ed un progetto, ma sta svanendo tutto, in questa mutevolezza delle cose, della vita sembra che non si riesca ad avere un progetto, perorarlo, inseguirlo, figuriamoci raggiungerlo...
Che per caso la spugnetta l'ho lasciata a Torino?
In questi ultimi giorni sono tormento, preoccupato e malinconico. Vorrei avere qualcosa di veramente mio, avere qualcuno accanto, ma come fare se non ho fiato ed occhi per arrivare a fine giornata. Mi dicono esci fai qualcosa divertiti, distraiti, ma come fare quando ti bastano a mala pena i soldi per arrivare a fine mese (beato me! c'è chi non ne ha proprio), come fare quando non fai in tempo a terminare la cena che crolli sulla sedia con gli occhi che si chiudono dalla disperazione della giornata passata.
Niente nèh? Non è a Torino la spugnetta, davvero non sapete dov'è?
Vorrei sdraiarmi da qualche parte chiudere gli occhi, lasciare che i pensieri scivolino via, uno a uno e che andassero per la loro strada e starmene così all'infinito senza "nubi" in testa e stare immobile in eterno senza tempo, senza preoccupazioni, senza crucci, senza niente... come un sonno perenne. Ma non si può fare non sarebbe dignitoso ne rispetto verso chi sta peggio, in fondo mi serve solo sta benedetta spugnetta. Che poi è così che andrà a finire, appena la trovo, tutto diventa più limpido, pulito e palese; con un bel colpo di spugna mi toglierei questi piccoli macigni di dosso, farei un po' di pulizia nella testa, inizierei a vedere la fine del tunnel con in fondo la luce che schiarirebbe il tutto diradando le nuvole.
Ma non è che la spugnetta è al suo posto mentre io la cerco in ogni dove?
Ancora un giorno e poi posso spegnere tutto, chiudere gli occhi, stendermi sul letto e non alzarmi per 2 giorni e dimenticare il mondo, e forse a quel punto troverei 'sta benedetta spugnetta e darei una bella pulita a tutto quanto.
Comunque se trovate la spugnetta prima di me fatemelo sapere, grazie!
Ed intanto torno all'antico e quando sono al limite mi faccio un paio di bicchieri di quella bianca con il ghiaccio e prendo fiato almeno per quei 10 minuti.
Dai su ridatemi la spugnetta... ne ho bisogno!