domenica, luglio 14, 2013

Troppo da Dire

In questi ultimi mesi le cose che avrei potuto scrivere, raccontare, condividere erano molte ed altre ancora ne avrei, ma per chissà quale strano motivo non escono dalla testa e dal cuore. Non sono mancate le occasioni nelle quali avrei potuto sedermi davanti al mio computer e mettermi a scrivere, però il mio senso di riservatezza e la costante sensazione di incomprensione mi hanno tenuto lontano da questo blog. Un tempo avrei millantato una chiusura, una sospensione ma col passare degli anni e della maturazione tecnologica unitamente alle esperienze precedente, mia hanno portato solo al prolungato silenzio.
Da quando sono tornato a casa ed iniziata la nuova geografica esperienza lavorativa non sono mancati gli eventi personali e lavorativi di cui avrei potuto raccontarvi qualcosa: i nuovi colleghi, le vecchie amicizie ritrovate, le serate o momenti di ritrovo nei fine settimana, senza poi considerare anche l'aspetto della salute che sto monitorando in tempi dilatati e prolungati in questi mesi. Ciononostante non c'era l'ispirazione, il piacere e la volontà di essere qui a scriverlo e condividerlo. Mi sono limitato a poche cose forse il giusto per non dare il senso di abbandono di questo mio spazio che nei mesi, anni precedenti ha svolto egregiamente il suo ruolo di confidente non che di "diario di bordo" non avendo molte occasioni per potermi confrontare e confidare adeguatamente. Non sarebbero mancate le persone, questo no, ma forse non ero ancora pronto per aprirmi completamente e quindi su questo registro riversavo tutto quello che non riuscivo a condividere allora. Probabilmente ora tornato in un ambiente più confortevole come quello casalingo, con la famiglia intorno e con le poche amicizie rimastemi intorno la necessità di comunicare qui è venuta meno o almeno è fortemente diminuita.
Inoltre non posso anche considerare che delle molte cose che avrei voluto fare una volta tornato a casa, si sono lentamente dileguate nell'oblio per via del poco tempo di cui dispongo; seppur ormai non sia un peso la quotidiana pendolarità della mie giornate prende almeno 4 ore di ogni giorno che unite alle impegnative ore di lavoro mi fanno tornare a casa sufficientemente esausto per non trovare le energie e l'entusiasmo per impegnarmi in altre attività. Avrei voluto trovare il tempo per dedicarmi alla salute ed il benessere del mio corpo e della mia mente, avrei voluto trovare il tempo da condividere con gli amici, avrei voluto ritrovare degli equilibri che mi erano venuti a mancare, ma ancora non sono "libero" di farlo. I troppi pensieri, le troppe cose che vorrei fare mi hanno bloccato in un limbo muto e grigio. Probabilmente in questa sintesi come spesso è accaduto in passato risulterò poco chiaro se non addirittura poco convincente nel mio pensiero, ciò non toglie che per come è il mio carattere ed il mio modo di esistere ogni cosa ha il suo tempo ed ogni tempo è quello che mi posso concedere, ed al momento quanto si può leggere è il massimo che riesco a scrivere e condividere.
Forse, e dico solo forse, a partire dalle vacanze estive riuscirò a trovare le giuste leve per rimettere in fila ed al loro posto molte delle cose che volevo fare, ma non faccio, e ancor meglio non mi faccio, promesse che potrei non mantenere. Certamente prima dovrò ritrovare il cuore ed il cervello per poterci poi fare pace e ridare un senso un po' a tutto quanto me stesso. Troppe sono le cose che mi porto appresso e non sempre sono correttamente gestiste e affrontate, ma già il fatto di averne quantomeno una minima consapevolezza potrebbe essere il punto di ri-patenza per ricostruire il sottofondo della mia esistenza e dei miei rapporti, tutti, così da liberarmi da zavorre che spesso ho usato per giustificarmi verso gli altri e con me stesso. Non mi resta che pubblicare questo "post" e vedere come nei giorni a venire mi comporterò e chissà magari ve ne darò anche conto per tutto o quasi.