martedì, giugno 09, 2015

Consapevolezza... Questa Sconosciuta

dipinto di Luana - surfer di internet
Oggi è stata una di quelle giornate in cui l'insieme degli eventi che si sono susseguiti ha dato come risultato un ulteriore passo verso la consapevolezza che, credo, ognuno di noi cerca di raggiungere e migliorare nella propria vita.
L'insieme delle esperienze forgiano i caratteri, affinano lo spirito di presenza e costituiscono gli elementi che contribuiscono a definire una persona; non è necessario che tutte le esperienze siano positive, anzi, come spesso si dice si dovrebbe imparare dai propri errori. Ma oggi ho scoperto che non è solo la sommatoria delle esperienze che si possono fare nella vita, non è l'insieme delle azioni che si possono intraprendere, come non si tratta solamente di imparare dagli errori che si compiono, tanto meno è credere in una religione o abbracciare una filosofia di vita che costituiscono la consapevolezza: la consapevolezza è l'accettazione di tutto quello che ho elencato e di tutto il resto che ancora non conosco o non ho vissuto.
La conclusione e il risultato della mia giornata di oggi è solo, penso, il termine di un periodo che è stato in incubazione per qualche mese in cui il concatenamento di eventi, le riflessioni che hanno portato alla conseguenti scelte, oggi sono arrivate al giusto traguardo. Difficile descrivere con le parole quello che è il concetto che vorrei esprimere, proverò quindi a mettere di seguito le parole che meglio possono descrivere lo stato d'animo che oggi mi ha pervaso per tutto il pomeriggio.
Dopo aver ricevuto l'ennesima e-mail indagatrice su una situazione lavorativa, la mia prima reazione è stata quella di una risata isterica, derivante dal fatto che ero certo che sarebbe arrivato questo ulteriore nodo al pettine, che l'ennesimo cadavere sarebbe passato sul fiume mentre io ero seduto sulla riva ad aspettarlo. Ma dopo il primo momento di ilare isteria, mi sono reso conto che stava salendo la rabbia, ma non quella solita veemente e viscerale, bensì stava montando la rabbia da sconforto, da delusione e rammarico; riconoscevo in quella e-mail l'ennesima sconfitta, la consueta disfatta di quello che era stato vano il mio tentativo di essere pro-attivo nel mio lavoro. Col passare delle ore però questa desolante rabbia è scivolata via lasciando posto ad una nuova consapevolezza, lentamente ho ripreso lucidità di pensiero che mi ha permesso di realizzare il fatto che la prima risposta che avrei voluto dare era "ve l'avevo detto!" ma che in realtà non mi interessava, il secondo pensiero logico per una risposta sarebbe stata "bene io avevo ragione e voi torto, quindi non è un problema mio" ma anche questa risposta non mi interessa darla.

Il nuovo grado di consapevolezza raggiunto oggi in sostanza è quello stato di misticismo verso la realtà: il fatto di sapere che il mio operato è stato consono ed adeguato, l'accettazione che come spesso accade non sono stato adeguatamente ascoltato o preso in considerazione non è imputabile ad una mia deficienza nella comunicazione o chiarezza di espressione, ma nella più probabile ottusità degli uditori. Ed ora accetto il fatto che pur essendo competente e adeguato al ruolo che ricopro potrebbe non esserci corrispondenza nelle controparti con cui mi devo, e dovrò, confrontare ogni giorno.

Non saranno sufficienti la persuasione, l'assertività o le imposizioni, l'unica certezza sarà il mio modo di pormi ogni volta verso gli eventi giornalieri, che sia lavorativa o che sia nella sfera della vita privata. Non ho più necessità di sentirmi compreso né tanto meno sento il bisogno di far comprendere il "mio mondo". Ovviamente con tutto questo non voglio certo lasciar intendere che mi senta realizzato e completo nella mia consapevolezza, anzi, ho accettato molto presto il fatto che lo scorrere del tempo ha sempre qualcosa in più da dare per migliorare la propria consapevolezza, quindi aspetto paziente il prossimo gradino da affrontare ma con una tranquillità in più a partire da oggi.

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