martedì, settembre 29, 2009

-16

Eccomi oramai a mezzavia verso il cambiamento o come già altre volte sostenuto, trasformazione. Iniziamo con un nuovo vestito per questo blog, trovando questo nuovo template con l'immagine di una tastiera che molto bene si sposa con il titolo di questo mio blog "Note di Viaggio". Non è l'unico vestito che ho cambiato, anche quello di un altro blog ho rinfrescato, forse proprio per darmi quel senso di nuovo, già perché domani sarà l'ultimo giorno di lavoro in questa azienda torinese, che a suo tempo mi permise di rientrare a casa mentre oggi invece mi vedo costretto, come già avete letto, a doverne fuggire… Domani, dunque ultimo giorno di lavoro con relativi saluti e le solite frasi di circostanza con promesse che cadranno nell'oblio; ormai ho imparato che più per le vicissitudini che tutti viviamo quotidianamente cercando di restare a galla, più che per effettivo disinteresse e indifferenza queste promesse vengono disattese. Molto aiuterà o meno anche la frequentazione dei social network, ma io confido sempre di più nel contatto diretto con le persone.
Nei prossimi 15 giorni invece mi attenderanno tutti quei preparativi utili ad affrontare la nuova sfida lavorativa oltre che di vita, il più serenamente possibile coinvolgendo anche in buona parte la famiglia, che al contrario del trasferimento precedente, mi sono premurato di interessare quel tanto che basta a far vivere tutti un po' più sereni: me per primo. Le cose saranno molte, e le più difficili come sempre quelle da gestire in remoto a 680 km di distanza, cercando di evitare fin da subito i primi passi falsi e non trovarmi i situazioni ambigue come nell'esperienza precedente. Fortunatamente in questa occasione i miei pensieri sono proiettati alla qualità della vita, dove è anche molto importante non tagliare i ponti con quello che rimane nella mia città preferita, ed anzi sfruttando la scusa di ravvivare i contatti per tornare in un luogo che mi permetterà di rasserenarmi quando occorrerà, ricaricarmi quando le "pile" saranno esaurite; ma oltre che a quelle che lascio la qualità sarà rivolta anche a coltivare nuove relazioni, con lo spirito nuovo appreso in questi ultimi 2 anni grazie a alle persone che ho conosciuto, facendone tesoro augurandomi che mi permettano di velocizzare il processo di integrazione. Mi scuso sin da ora se non sarò più molto presente ma so che pazienterete, sino a quando avrò stabilizzato un po' di cose, mentre dal canto mio ad ogni occasione cercherò di tornare qui e lasciare il segno del mio passaggio. Con l'occasione esterno una domanda che mi frulla per la testa da alcuni giorni, a qualcuno degli intimi e già partecipanti a Bacheca interesserebbe avere privilegi da amministratore per sopperire alla mia latitanza, se non addirittura prenderne, diciamo così la "virtuale presidenza?" Ovviamente nessun obbligo, solo piacere ed interesse, altrimenti resto in carica ben volentieri… E dopo questo, direi che posso portarmi alla dimora anche per questa sera.


mr.zugo

mercoledì, settembre 23, 2009

[ri] - Partenze & Ritorni

Le partenze sono sempre dei momenti particolari dove si mescolano sempre emozioni contrastanti, almeno per me, in cui ci si ritrova combattuti tra la gioia e l'eccitazione della partenza e quella leggera tristezza legata all'abbandono di quel qualcosa che poi in fondo non è altro che "casa" (in tutto il suo significato). Questo è un periodo dove mi trovo ad una ripartenza importante, non assimilabile ad un viaggio di piacere ne tanto meno ad un viaggio di lavoro, questi ultimi sono circoscritti nel tempo, al termine c'è sempre il ritorno a "casa" la mi ripartenza invece riguarda un cambiamento sostanziale che ho già vissuto ed ora mi si ripropone: cambiare città per lavoro dove considerata la logistica del cambiamento non posso affrontare come un cambio circoscritto ma quasi definitivo. Dico quasi per il fatto che faccio sempre fatica a partire, in qualche modo non amo lasciare "casa", il mio luogo sicuro, il luogo in cui ritrovo me stesso e ricarico le mie energie; ora a dispetto della volta precedente dovrò, e in questo caso  voglio, creare una seconda "casa", in modo da non soffrire di una strana solitudine apatica e dissociata che la prima volta mi fecero da compagnia, cattiva compagnia ammetto. La seconda "casa" dovrà essere ricca di vita, la mia e di nuove o ritrovate amicizie che riempiano le stanze della "casa" con la loro presenza fisica e spirituale.
Ogni qualvolta qualcuno parte tutti fanno la domanda "sei contento?" oppure affermano "beato te" o ancora "come ti invidio" ma in cuor mio, dopo aver risposto in qualche modo senza urtare le aspettative e non sembrare sempre incontentabile, penso tristemente al dispiacere di lasciare ciò a cui tengo, ed in questa occasione il dispiacere è più forte rispetto a 5 anni fa. Allora ero pervaso dalla voglia di cambiare molte cose, fare una svolta su certi aspetti della mia vita, ma ad ogni modo dovevo allontanarmi da una passione sportiva e dalla famiglia che stava attraversando un momento decisamente triste e inconsolabile; oggi il cambiamento voluto è legato solo al lavoro e in minima parte ad una necessità di indipendenza come uomo, ma la partenza pesa più di allora perché dovrò allontanarmi da affetti nuovi e cresciuti nel tempo con gli amici che ho trovato al mio ritorno a Torino. Di contro non mi alletta l'idea di ritornare in centro Italia e ricominciare completamente, spero che alcune realtà virtuali intraprese qualche tempo fa possano concretizzarsi e diventare qualcosa di pregnante, proprio per evitare quelle cattive compagne di viaggio con cui ho avuto a che fare in precedenza. Mi auguro anche che al contrario delle amicizie antiche ed ormai relegate ai ricordi, queste nuove degli ultimi anni siano più partecipi e volenterose, non pretendo nulla, solo le stesse cose che mi donano qui, seppur in proporzione alle distanze che si verranno a creare: sono fiducioso di questo! Resta però il fatto che sono a tutti gli effetti un gitano, in un modo o nell'altro non sono mai stato troppo fermo e troppo legato a compagnie di amicizie, e questo ripetersi di cambio città o scelta di lavori vagabondi dimostra che dovrò sempre essere l'uomo dei nuovi inizi, l'uomo che non si deve stancare mai di reinventarsi e riproporsi agli altri... ma a dispetto di qualche anno, non voglio perdere le amicizie trovate, non voglio più relegarle ai ricordi, e personalmente l'impegno sarà intenso ma riscoperta la famiglia deglia amici non è mio desiderio lasciare che l'oblio se ne impossessi e in più allargarla anche dove costruirò la mia seconda "casa".

 

giovedì, settembre 17, 2009

-28

Il conto alla rovescia continua… ormai è stato ufficializzato! Il sottoscritto riprende un percorso che tempo fa aveva interrotto, ma che ora devo riprendere. Nonostante la scelta di tornare all'ovile e cercare di improntare il mio futuro in modo, diciamo, canonico, eventi della vita mi hanno portato a fare l'ennesimo cambio di rotta. Dimissione e accettazione di impegnativa sono state le principali attività di questi ultimi 2 giorni. Le emozioni, contrastanti per altro, non sono mancate e soprattutto con mia sorpresa mi hanno anche messo in difficoltà per alcuni versi. Questa parte di blog indirizzato su quelli che sono i tempi che porteranno ad un cambiamento, spero mi aiuti a focalizzare nuove esperienze e nuovi modi di interpretare la vita e direi che in parte per ora sta accadendo. Le note dolenti, dimissioni, avevano delle aspettative che inizialmente sono state, ragionevolmente, disattese, ed escludendo solo alcuni sfoghi mi sono stupito della tenacia del mio pensiero… tenacia che è stata ripagata  grazie a piccolezze che hanno permesso di far girare gli aventi a mio favore. Allo stesso modo nelle note piacevoli, accettazione dell'impegnativa, ci sono state delle disillusione su accordi verbali e non significativi dunque, ma anche qui un po' atteggiamento compassato e riflessioni su quali soluzioni adottare mi hanno permesso di avere poi nuovamente  novità significative e rasserenanti su quegli accordi verbali. Insomma in 2 giorni non sono mancati: delusione, tristezza, frustrazione, gioie, soddisfazioni. Quindi alienandomi brevemente dalla cronistoria, credo che la saggezza vada mai cercata ma gustata perché risultato di esperienze e confronti e le linee dure non aiutano, mentre una flessibilità mentale ed emotiva certamente aiutano noi ad essere persone migliori. A tutto questo poi oserei dire che altre realtà legate a questa trasformazione si stanno dimostrando significativamente gratificanti, rigeneranti e confortanti. Ma in tutto questa ventata di positività stamane un'ombra è comunque apparsa, ma spero nel prosieguo della giornata di riuscire a dileguarla velocemente… e così sono -28.

 

martedì, settembre 15, 2009

-30

Da qui comincia una nuova avventura, con un piccolo conto alla rovescia… Molti avranno già cominciato comprendere o quanto meno si staranno domandando a cosa mi riferisco. Certamente con il passare dei giorni e il tam tam del passaparola la cosa sarà più chiara, ma anche per coloro che da distante mi seguiranno qui a mano mano ne verranno a capo. Considerato la brevità d questo conto alla rovescia, non ci si impiegherà molto, ed io comunque spero di poter trovare comunque tempo per scrivere normalmente i miei soliti e incomprensibili post. Oggi è il giorno -30 è arrivata la comunicazione che attendevo oramai da qualche tempo e questo significa che dovrò mettere in moto il volano per sistemare e organizzare non poche cose.
Certamente non sarà facile ma fattibile a tutti gli effetti, infondo lavorare sotto pressione e con scadenze mi fa dare sempre il meglio… ma in tutto questo dovrò anche fare i conti con degli aspetti che sino ad oggi ho messo da parte ma che per il futuro dovranno essere affrontati, e non con poca sofferenza; rispetto alla volta precedente non voglio dare un colpo di spugna, e spero di trovare aiuto e sostegno per riuscire a non darla vinta al signor oblio! Bene per ora direi che può bastare, anche perché è uno di quei rari post notturni, ma che visto il tema ci sta al punto giusto!!!

 

sabato, settembre 12, 2009

Futuribilmente.... Stregone?


Quando Il Futuro Va Come Io Penso!

Premessa: il periodo non è dei migliori, tutto si muove lentamente e apparentemente fuori controllo, umori, situazioni, persone, luoghi diventano un'unica entità entro il quale muoversi è sempre più complesso e in certi casi pericolosi.
Contenuto: di pensieri sul futuro
Effetti: eventi del futuro che si concretizzano
Modo: per "deja vu" o successione di venti che arrivano alla conclusione pensata mesi prima
Riflessioni: casualità, destino, capacità di costruirsi il futuro


Poco più di due anni, almeno di quest'ultimo periodo, ma in passato è accaduto ugualmente, persone, luoghi emotività diversi ma sempre raggruppati per il risultato che in tempi non sospetti venivano evocati, ipotizzati, sentiti, sognati. Molti credono nella magia, nella stregoneria, nel malocchio, nelle fatture, nei riti, ecc. io non so a cosa credere quando mi ritrovo nel "mio futuro".

Attento osservatore, dotato di fine logica raggiungo le conclusioni più facilmente e chiaramente di altri? Non so! Bambino baciato dal dono della preveggenza dopo essere rotolato da un capo all'altro del tavolo del tinello per poi piombare a terra con la testa, rompendo la mattonella ma non il mio piccolo cranio? Non so! Semplicemente un ignorante che sentendosi tale ha lavorato per migliorare le proprie doti di stratega? Non so! Emulo, condizionato dai fumetti giovanili, di Gastone il cugino iper fortunato di Paperino? Non so! Avrò sviluppato doti del perfetto imbonitore e convincere chiunque a fare quello che mi fa più comodo? Non so.

Resta il fatto che ad oggi pochi sono gli obbiettivi a cui ambivo e che non ho raggiunto e non so più se per merito mio, per fortuna, per capacita di prevedere eventi e anticipare azioni delle altre persone, per tenacia e costanza, i risultati sono arrivati. Eppure sembra, a volte anche troppo, che non sia mai contento o soddisfatto, ma credo di aver capito perché. Considerando il fatto che da 20 risulto una persona esigente, mai doma sempre alla ricerca di nuove sfide e iniziative, il fatto di raggiungere buona parte degli obbiettivi più importanti ora più che mai non sono sazio, e vedendo oltretutto che molto di quello che penso del futuro si avvera, comincio a temere di me stesso, ho paura di quello che posso vedere per il domani, oppure non vedere realizzato quello che personalmente mi sembra bello, interessante e piacevole per molti... Già in altre occasioni mi sono poste domande simili, possiamo condizionare gli eventi del nostro futuro? potrò mai essere così meschino da interagire con le persone per condizionarle a mio piacimento anche quando non dovrei? Oggi la domanda è più strampalata ma più corretta: sarà possibile che abbia qualche dote divinatoria e vedere lucidamente eventi del futuro che altri non vedono?
Potrei essere solo malato e vittima di piccole crisi epilettiche al cervello che creano i "deja vu" o semplicemente sentire più vividamente i sogni e poi ritrovarmi in situazioni simili e credere che io le abbia già viste o pensate... Con tutti questi nuovi santoni, capi spirituali, maestri, chissà mai che io possa futuribilmente diventare uno stregone? La risposta forse l'ho già vista nel futuro, o forse no per ora voglio inseguire un futuro che ho sentito, sognato e visto in un film tutto mio, guidato dal cuore, dallo spirito e dalla mente consapevole che non potrò comunque esimermi dal fare sacrifici.

giovedì, settembre 03, 2009

Demoralizzato... Furibondo

Oggi va così, e non solo oggi... questi ultimi 2 mesi devo ammettere faticosi, e non certo per la parte fisica o lavorativa, ma solo ed esclusivamente mentale e morale. E temo che sarà solo l'inizio le cose paiono davvero immobili. Quello che più mi spiace e che i pensieri più oscuri prendono sempre più spazio rispetto ai pensieri positivi, anche se cerco di sforzarmi ad essere positivo, attivo e propositivo... La tenuta mentale e morale nonostante lunghi periodi di allenamento questa volta sono stati messi a dura prova dalla sudditanza delle decisioni altrui, decisioni insindacabili e inderogabili. Mi sono concesso ancora un po' di tempo, poi purtroppo non avrò più scelta, me ne resterà solamente una: lasciare libera la "Bestia". Questa ultima risorsa non sarà di quelle piacevoli, solitamente accade che gli "sfraceli" sono assicurati e dolorosi. Come nel post di FataMatta e di abacublog probabilmente questo è il periodo di un ciclo basso in cui prendere coscienza e attenzione su di se nei tempi e nei modi che non possono essere controllati ma solo seguiti e fatti propri. Sono certo che ad ogni modo l'andamento cambierà, quando sarà il giusto tempo e con le giuste persone, incasellando eventi e scelte che pur nascendo dalla liberazione della "Bestia" per me saranno solo una spinta positiva in avanti per un altro piccolo passo di crescita. Per questa volta mi concederò il lusso dell'egoismo e non solo, in fondo come un tempo sopravvive il più forte, spero solo di riuscire a non ferire persone che mi sono vicine, perché la Bestia è cieca, colpisce frontalmente e con cognizione di sorta, non ha freni morali, etici e non si preoccupa delle conseguenze: lotta solo per raggiungere la sua quiete, con ogni mezzo. Tremo alle parole che sto scrivendo ma oramai...