sabato, febbraio 16, 2013

Scossone All' Etica

Certe cose, è innegabile, ce le sentiamo e soprattutto ce le aspettiamo prima o poi. Personalmente ho cercato per molti anni di evitare quelle situazioni che ritengo pericolosamente compromettenti, purtroppo qualche giorno fa non sono riuscito ad evitare una di queste situazioni. Malauguratamente per diversi motivi che non sto a spiegare perché non posso entrare nei dettagli e raccontare tutta la vicenda, ma pur mantenendo il debito riserbo, cercherò di farvi capire quanto è accaduto.

Una premessa è d'obbligo altrimenti non si può comprendere perché tale evento per me sia stato uno "scossone etico". Caratterialmente sono (o quanto meno cerco di esserlo) una persona molto coerente e integra, nel senso che cerco di vivere la mia vita nel rispetto di regole che rispondano alla mia educazione, morale ed etica, e credo che le persone che meglio mi conoscono lo possano confermare; per questo motivo nel condurre la mia esistenza privata e pubblica mi regolo sempre in modo da non snaturare me stesso e non ledere le libertà e la dignità altrui, ma può capitare che in determinati momenti della propria giornata e della propria esistenza si possano creare i presupposti per cadere in fallo e cedere alle tentazioni, piuttosto che inconsapevolmente essere coinvolti in azioni che non rispondo e non rispecchiano i nostri convincimenti. Per quello che riguarda me, l'ambito in cui sono più soggetto ad essere esposto a momenti inopportuni è l'ambito lavorativo, in quanto la professione che svolgo è tale per cui interessi economici, politici si mescolano e si dipanano nei rapporti tra le persone con cui vengo a contatto.
Già in tempi passati svolgevo questo tipo di mansioni ma fortunatamente ero riuscito ad allontanarmene visto che per me stava diventando faticoso sopportare il peso e le pressioni a cui ero soggetto nel amministrare possibili lavori dalle importanti risultanze economiche. Purtroppo da qualche mese sono stato richiamato ad affrontare nuovamente questo tipo professionalità, quindi ritrovandomi a sviluppare e gestire rapporti professionali per portare a buon fine per l'azienda lavorazioni il cui insieme determina importi economici rilevanti.
I tempi che viviamo non sono dei migliori, il lavoro scarseggia e non è facile trovare sacche di mercato da cui attingere e produrre fatturato e ancor più difficile è trovare la possibilità di sfruttare nuovi sbocchi lavorati, ed è solo per quest'ultimo motivo che non mi sono sottratto a questo ritorno ad una mansione che non amo più! Da qualche mese quindi vivo con un po' di apprensione questo ruolo, dovendomi confrontare con professionisti che oggi più di prima sono portati a premere sull'acceleratore dei rapporti per cercare di trovare e portare business alle loro aziende, ed qui che si può raggiungere un punto limite di rottura: tale evento di picco critico, ahimè, è arrivato. Quello che volevo evitare a tutti i costi mi ha invece mi ha colpito in pieno come un pugno sul naso dato dai migliori pugili.
Un trucco fondamentale nel mio mestiere è quello di non trovarsi mai soli con certi soggetti al lavoro, purtroppo però non ho avuto modo, non più di tanto almeno, di evitare di trovarmi solo in un confronto con un altra persona ed qui che al secondo round della discussione ho ricevuto questo pugno in faccia, senza preavviso! Non nego che mi sono sentito frastornato e devastato dall'accaduto... la mia autostima, la mia dignità si sono d'improvviso annichilite in un istante.
A seguire terminato l'incontro ci ho pensato e ripensato, ripercorrendo tutte le parole dette e ascoltate per trovare l'errore che ha generato quella inopportuna proposta; dopo tanto riflettere in conclusione posso solo credere che alcune delle mie parole sono state mal comprese o volutamente lette con un altra chiave di interpretazione, ma questo non giustifica il fatto che mi siano state rivolte quelle parole, non solo una di quelle persone, quindi mi sono sentito mortificato, mi sono sentito portato alla stregua dei peggiori personaggi che generalmente tengo alla larga dalla mia esistenza. Qualche ora dopo la sensazione di stordimento ed annichilimento si è trasformata in offesa e tradimento. Uno scossone alla mia integrità ed alla mia etica che hanno generato una quantità di stati d'animo che si sono sovrapposti, sommati, mescolati al punto da lasciarmi in totale confusione per alcuni giorni.
Questa esperienza l'avrei volentieri evitata per tutta la mia esistenza, ma così non è stato, ed ora posso dire di aver visto e toccato con mano uno degli aspetti peggiori del sistema italiano comprendendo che anche un semplice impiegato, se debole alle tentazioni, può contribuire a rovinare un sistema sociale ed economico. Tempi difficili sono quelli che viviamo.
Fortunatamente ho ancora modo di levarmi da questa situazione, dovrò mettere a frutto tutta la mia dialettica e diplomazia per ridimensionare, e rimettere al suo posto la controporte che oramai ha superato un limite oltre il quale per me ha decretato un discesa di rispetto e considerazione! Sono fatto così, se mi si lede nell'onore e nel rispetto, segno il punto e vado oltre non considerando più l'untore ma restituendogli solo indifferenza e freddezza.

domenica, febbraio 10, 2013

Daiquiri Malinconico

Ho qualcosa dentro che vorrei buttar fuori, ma già non mi viene il titolo per questo post, quindi mi sembra che si dimostri complicato fin dall'inizio arrivare in fondo tutti i miei pensieri.
Già da ieri pomeriggio mi è salita una sorta di malinconia mista ad irrequietudine, che poi è andata crescendo sino a toccare il suo apice al termine del Daiquiri froozen al limone (unico coktail) che mi sono bevuto nel corso della serata; appena terminato di bere quel misto di 6/10 di rum bianco, 1/10 di zucchero liquido di canna e 3/10 di succo di lime sheckerato e frullato con ghiaccio, la tristezza e il senso di solitudine sono arrivati al loro apice grazie anche forse alla complicità della musica degli anni 90 di Ligabue che la sua Cover Band ufficiale stava suonando a più non posso.
Senza neanche riflette ho preso il telefonino e volevo mandare via non so quanti sms tutti insieme ma alla fine ne ho scritti due: il primo senza destinatario, in chi vomitavo tutta una serie di giudizi e giustificazioni per spiegare(mi) il motivo del mio stato emotivo del momento. Tale sms è ancora nel mio telefonino nella cartella delle bozze. L'altro sms invece aveva un destinatario ed era un messaggio breve composto da poche parole che descrivevano di nuovo il mio stato d'animo, ma in modo più conciso, dove al termine del quale c'era una domanda. Bene questa mattina questo secondo messaggio è stato prontamente cancellato per evitare di inviarlo inavvertitamente: troppa paura delle conseguenze. Paura, di un sms sì, perché nel pomeriggio e durante la sera uno scambio di rassicurazioni e di opinioni mi aveva reso vulnerabile alla mestizia che ha trovato il suo sfogo al fondo del bicchiere che conteneva il Daiquiri Froozen e quindi non volevo che l'ebrezza di quel momento vanificasse le rassicurazioni di qualche ora prima.
Insomma forse era già un po' che stavo covando qualcosa nel mio io interiore che ancora non si era espresso ma che ieri sera il mix alcoolico, i ricordi accesi dalle vecchie canzoni a me care di Ligabue e l'animo un poco sereno ha fatto si che in poche parole in due sms venisse tutto a galla. Quindi guai lasciar volare quelle parole dove non dovevano. Nelle ultime settimane mi sono caricato dell'onore di essere chiamato in causa per ascoltare e sostenere i malumori, le ansie ed i dispiaceri altrui e forse non ero riuscito a smaltire tale carico come pensavo. Io personalmente non riesco mai a condividere il nero di me stesso con gli altri, ormai sono troppo abituato a riversalo qui, un po' come in questo momento... Intanto ecco che il titolo ha preso forma Daiquiri Malinconico, che ci sta pure bene dal mio punto di vista considerato che era, è il mio cocktail preferito e che mi ha fatto trovare l'uscita da un momento di troppa introversione.
Oggi dopo qualche ora di sonno non mi alzato già con l'intenzione di cancellare almeno uno dei due sms scritti la sera prima e decidere cosa fare del secondo; intanto però la malinconia non se ne è completamente andata, mettendomi nella condizione di tornare su queste pagine a raccontare qualcosa senza dire molto però, come mio solito. Ho fatto la recensione del libro che mi era stato gentilmente prestato, sistemato qualche video nella lista preferiti di youtube ed infine scrivere questo post, tutto questo sempre con una colonna sonora che andava in sottofondo passando da Ligabue ai Queen. Domani deciderò del futuro del sm senza destinatario oggi ancora sopravvissuto. Intanto mi lascio cullare dalla mia malinconia.