martedì, novembre 24, 2009

La Clessidra Contraria - Fuori Programma

In questi frangenti non sono altro che una clessidra che funziona al contrario, dove ogni singolo e piccolissimo granello di sabbia, anzichè cadere sale, vola verso l'altro a svuota l'ampolla inferiore del tempo trascorso. Non posso fermare questo movimento ritroso che cerca inesorabile di riparare agli errori del passato, non posso modificare la dimensione di ogni singolo granello per farmelo piacere o per farlo piacere a qualcunaltro. Nella mia mente la sabbia composta dai suoi granelli, tutta sale ineluttabile verso il passato per insegnarci a comprendere che la vita è fatta di attimi che devono essere vissuti, devono essere goduti come ce li sentiamo addosso, dentro proprio in quell'instante, in quel granello di sabbia: unico irriproducibile, sebbene simile ad altri miliardi, ma unico a se stesso, irriproducibile in alcun modo, come il tempo che scorre avanti e non contrario come nella mia clessidra che cerca, senza dignità, senza rispetto di coprire, evitare i danni fatti in passato: ma non aiuta non succede mai di poter rimediare sino in fondo, sono solo altri attimi che trascorrono lentamente verso il futuro e non possiamo fare altro che viverli appieno perché sono i nostri e nessuno, ma proprio nessuno può intervenire, ma solo contribuire.
La mia clessidra vorrebbe fermarsi al 1994/1995 in cui la mia vita non era ancora così complicata, non avevo ancora dei granelli di sabbia sulle responsabilità, ero ancora ingenuo di credere nell'amore, ero ancora illeso dal mondo sporco che il lavoro crea attorno a se, ma la clessidra non funziona, non ha mai funzionato, ne mai funzionerà. Il sapere del futuro aiuterebbe, ma anche così i granelli di sabbia non farebbero che fare il loro corso. Paziente devo attendere che qualcuno o qualcosa arrivi a girare la clessidra per non lasciarla troppo tempo ferma. Vorrei dimenticare ma non posso, vorrei non portarlo con me ma non posso togliermi queste zavorre che mi accompagnano, ogni esperienza un sacchetto di sabbia; troppa sabbia vorrei, sentirmi più leggero, magari lasciar cadere la sabbia e vedere che sale al cielo anzichè cadere a terrà, ma non succederà mai. Ma in tutto questo ancora sogno la macchina del tempo dove mettere la mia clessidra e lasciare che vada in senso contrario a tutta la mia vità. Sognare non costa, basta non illudersi e il risveglio è meno amaro, meno triste... [fuoriprogramma]

giovedì, novembre 12, 2009

Per Chi Suona la Campana?

Da ragazzino sognavo il giorno in cui sarei diventato adulto! Oggi sogno il giorno della mia vecchiaia e conseguente recessione a decerebrato. Le aspettative sono state disattese: nonostante abbia oramai 36 anni, ancora mi sento dire cosa devo fare e come lo devo fare; ancora accade che sia messo a confronto con l'esperienza e la maturità altrui, anche quando forse non c'è. Qualche giorno fa ero assolutamente stanco fisicamente e mentalmente al punto da lamentarmi di come venivo trattato, poi a forza di lamentarmi mi sono stufato della mia stessa lamentela e dopo un pacato confronto con una persona che rispetto, mi sono ritrovato a dire questa presuntuosissima frase: "... non mi sottovalutate! Non sapete chi avete difronte e con chi avete a che fare." e mentre lo dicevo i miei occhi erano fissi, imperturbabili, ero solido e in equilibrio. La fine è giunta. Torno nella "fossa dei più furbi" e pertanto io torno ad essere "maligno, falso, opportunista e instabile" quanto meno agli occhi dei più, l'ennesimo personaggio che attraversa la mia vita mi stava insegnando a stare al mondo e dirmi come dovevo regolarmi in un determinato contesto sia lavorativo sia personale, e questo accadeva dopo che le persone ignorantemente hanno abusato delle mia fiducia e che si sono arrogati il diritto di vivere la mia vita per me e scegliere al posto mio, cambiare le condizioni senza confrontarsi e senza condividerlo con me. Di dignità occorrerebbe parlare, ma anche di educazione e di onestà intellettuale, ma sapete cosa vi dico? Oramai sono totalmente disilluso e stanco di adoperarmi per dare anche il mio contributo... che non ne ho più voglia, ne di raccontare, ne di discutere, ne di condividere niente con nessuno. Ho solo voglia di tornare ragazzino decerebrato che non sa nulla del mondo e da ribelle ascoltare quello che gli altri sanno meglio, fanno meglio, vivono meglio di me, ma poi fare come dico io. Ascoltare tutti, dare ragione a tutti, ma poi vilmente, egoisticamente, meschinamente fare a modo mio. Invidio l'età delle non responsabilità e l'età in cui si viene emarginati perché troppo "rincoglioniti" per saper come va il mondo di oggi.
Qualche settimana fa ho scritto di persone da cui mi è dispiaciuto allontanarmi, cosa che confermo tutt'ora ma con una postilla: mi scuso fin da ora se non sarò più presente come prima ma ora non ho più energie per continuare a rendermi disponibile ad oltranza e venire tacciato di incapace di affrontare i casi della mia vita; se verrò cercato saranno tutti accolti a braccia aperte sempre senza giudizio e senza rancore, ma non riesco più ad essere me stesso, voglio fuggire nella menzogna, farmi forza della falsità e vivere da opportunista. Ad essere il bravo ragazzo non ci si guadagna niente, anzi! Visto che tutti si nascondono dietro qualcosa, perché non posso farlo anche io? Ognuno ha problemi più grandi incofessati, perché non io? Gli altri sono sempre i migliori in tutto ed i più cazzuti sul lavoro, perché non io?
In conclusione posso essere quello che voglio o quello che vogliono gli altri. Qui sono sempre stato mestesso, al punto da rendere palese quanto sono contorto e oscuro nei miei pensieri (e poco fa mi sono anche "sputtanato"a vita) ora possa anche smettere di scrivere qui. Devo impegnare le mie energie ad essere quello che tutti si aspettano che io sia, visto che io non so o non posso capire e non sono all'altezza dei "giochi" degli altri.
 


mr.zugo vi saluta

martedì, novembre 10, 2009

Svarionando con un test...

Prima o poi doveva riproporsi un caso come questo ed è così che sono stato invitato a fare questo test in cui bisogna svelare 7 cose che chi ci legge non sa di noi. In realtà molte cose già le ho dette anche se ho come l'impressione siano restate inascoltate. Comunque giusto per ammare il tempo e non disattendere la richiesta di Romins andiamo a cominciare: 

Regole.


  • si ringrazia la persona che l'ha conferito

  • si copia il logo e lo si sistema da qualche parte

  • si linka la persona che l'ha conferito

  • si svelano 7 cose di noi che per i nostri lettori sono ancora ignote

  • si nominano i 7 bloggers creativi e si linkano i fortunati vincitori

  • si avvisano i 7 premiati con un commento nei loro blogs


Grazie Romins per questo invito ed ora facciamo outing


  1. odio ed amo la fotografia: dopo un fidanzamento di 7 anni tra alti e bassi con una fotografa vivo questo rapporto conflittuale con la fotografia;

  2. scriverò il post che seguira questo senza che nessuno sappia quando;

  3. ho tenuto due corsi come docente in corsi per principianti di riqualifica professionale;

  4. odio il mio nome;

  5. nella mia vita non ho mai fatto una scelta importante per piacere ma solo per necessità;

  6. conoscendola abbastanza bene odio la solitudine ma non posso farne a meno;

  7. odio le catene di sant'antonio dunque...


I successivi 7 blogger si potranno autoscegliere da soli, così non dovrò calamitare le antipatie o lamentele di nessuno proprio per il punto 7 e soprattutto non dovrò avvisare nessuno.