domenica, marzo 06, 2011

Un Tempo Lontano

Leggendo il post di Romins su Milton mi sono soffermato sulla sua definizione delle gatte in cui le rappresentava "poco affettuose e isteriche" e senza volre si è aperta finestra temporale da qualle potevo vedere dall'altra parte come se fosse un film:


"35 anni fa... un cascinale vecchio quasi di 200 anni in stavano il ragazzino e i suoi animali. Erano tanti per quelli che oggi si possono tenere in una casa: c'erano i conigli nelle gabbie quasi una dozzina, le galline nel pollaio poco meno di 10 e poi c'erano loro i compagni di tutti i giorni: i cani e i gatti. Alcuni di loro non si sono incrociati nel corso del tempo altri si. Erano i compagni di gioco del ragazzino, fedeli, affettuosi ed in alcuni casi anche riservati.
Roll era uno dei due senatori, il bastardino dal pelo nero lucido corto con il suo musetto allungato e gli occhietti neri vispi e vigili; stava legato alla sua catena lunga quanto gli bastava per muoversi agevolemnte nel cortine e nel sottotetto del capanno di fronte a casa; faceva sempre le feste al ragazzino ed a tutti i componenti della famiglia e poi amichevolmente si lasciava stuzzicare da Micia la senatrice. La gatta padrona di casa, pelo liscio anche lei corto bianca pezzata di nero e di grigio che girovagava per tutta casa dentro e fuori controllando tutto e tutti, il ragazzino e la sua famiglia, Roll e  quando era c'erano controllava soprattutto i suoi micini. Silenziosa con passo andatura compassata non stava mai nello stesso posto troppo tempo, ma bastava un richiamo e compariva in un attivo da dietro l'angolo più vicino.
Il successore di Roll fu Toby che libero dal guinzaglio e catene ha recepito tutti gli insegnamenti di Roll che si faceva rispettare per la sua anzianità e saggezza canina. Toby era un pastore tedesco settimino che difendeva tutti i ragazzini del circondario come fossero suoi e con cui giocava instancabile ad ogni occasione. Mentre l'erede di  Micia fu Lince, così chiamata per i baffi sulle sue orecchie che facevano ricordare proprio il felino di montagna. Il suo fasciono era per il portamento nobile che aveva, ovviamente non aveva pedigree, ma era di razza felina pura nel suo essere; il suo pelo era lungo, nero con rifelssi rossastri ed i suoi occhi giallo oro che si vedevano raramente considerato che stava per la maggior parte in riflessione ad occhi chiusi, ascoltando tutto quanto intorno a lei accadeva; si muoveva solo quando necessario, mai una mossa di troppo, mai un miagolio fuori posto, mai in mezzo alle scatole senza motivo. Il suo posto era quello al piano più basso della libreria porta TV dove si posizionava come una statuetta egizia, seduta poggiata sulla zampe stese anteirori con le orecchie alzate, gli occhi chiusi e la coda raccolta. Composta ed elegante come una vera signora insomma. Nella casa non mancarano due gatti maschi ognuno dei quali aveva un carattere ben distinto. Tigre il cui nome dice tutto e Poldo ed anche qui si può ben immaginare che tipo di gatto fosse. Mentre il primo era pura energia, ribelle sin dalla nascita, il secono era tonto e compassato sempre pronto a mangiare come il personaggio dei fumetti di Braccio di Ferrro. I due cani ed i 4 gatti sono stati i più presenti nella casa, mentre il resto degli animali pian piano scomparvero con il tempo specie dopo la dipartita del "vecchio". Nessuno di loro cambio mai casa, solo il ragazzino e la sua famiglia migrarono in altro loco, lasciandosi alle spalle solo il vecchio Poldo donandolo alle cure delle famiglie del circondario che non gli negarono mai cibo e cure..."

Lontani ricordi, di quel ragazzino che ero in una vita diversa più serena e meno frenitica. Di certo oggi sono poche le realtà simili a questa, di certo nei contesti rurali perchè impossibili, o quasi, nella realtà cittadina dove gli animali domestici vivono una vita diversa, come i loro padroni...

mr.zugo

1 commento:

  1. malinconia, eh?

    anche io ho sempre avuto animali in casa, pur avendo sempre vissuto in città.
    cani, coniglietti, cavie peruviane, topi ballerini, un porcospino, le pavoncelle. solo più tardi è arrivato il primo gatto.
    per fortuna non ho mai avuto animali da...macello (come i tuoi conigli e le galline, immagino...)

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