lunedì, giugno 16, 2008

Accoglienze

La vita è strana, si passano periodi interi a cercare di entrare in un club, in un locale, di socializzare con gruppi di persone, ma con lo scarso risultato di arrivarci solamente nei pressi senza mai raggiungere il traguardo. In altri casi invece, ancora non ti è nata l'idea o la tentazione di andare a cercare nuove avventure che ti cadono in braccio. In tutto questo i tempi di svolgimento sono addirittura più strani, mesi per raggiungere una condizione, altre volte pochi giorni per essere travolti e stravolti. Vi domanderete a cosa sto alludendo, bhe in fondo a cose abbastanza frivole, forse, ma per me di interesse.
Nella mia ricerca di riaprire contatti con le persone, ho trovato l'opportunità di mettere a frutto questo mia passione di comunicare ed avere un contatto fisico (non in quel senso, non siate malpensanti), seppur con un po' di fatica, e seppur in poche occasioni, ci sono riuscito. Stavo anche proseguendo in questo bel percorso, e cosa capita? Capita che entro in un mondo nuovo, intrigante, interessante e per certi versi entusiasmante, manco fossi un adolescente che fa le prime esperienze da adulto, assaporando il gusto della maturità che non si è mai certi di raggiungere se non anagraficamente, trovandomi anche in situazioni anomale per un "adulto".
In conclusione, sono sconcertato, sempre di più ci si dimostra una società parentale, strettamente parentale: se non partecipi con costanza e continuità alle attività della "famiglia" è come se si uscisse un po' dalla vita comune, senza neanche accorgersene, che mi sembra l'aspetto più triste forse… ma in fondo è colpa mia o meglio della mia vita (lavorativa) che nel tempo mi ha portato ad assimilare il carattere di un'eremita, nonché di un orso solitario; solo quando mi gira mi riesce ad essere simpatico riesco ad integrarmi e farsi ben volere: mi sta bene! Anche perché ho modo anche di apprezzare coloro che mi accettano per quello che sono senza troppe pretese se non il giusto rispetto che gli compete. Ora non mi resta che cercare di recuperare in qualche modo il tempo perso, anche se penso che sarà difficile, considerata la mia latitanza di 28 giorni pregni di silenzi e assenze.

mr.zugo

5 commenti:

  1. Romins, forse è un equivoco, banale equivoco!

    RispondiElimina
  2. siamo tutti un po' animali sociali; chi di nicchia e chi di larghe intese.

    RispondiElimina
  3. Ah come ti capisco, soprattutto quando parli di dinamiche "familiari" intese come rapporto con l'altro, chiunque esso sia...

    RispondiElimina
  4. Ci sono gruppi di amici che sembrano clan mafiosi:o ci sei e sei attivo oppure diventi un "infame" uno da allontanare.

    Io credo invece che l'amicizia autentica, così come l'amore autentico è quello che lascia libero di essere, di agire. Di allontanarsi e poi tornare senza che questo modifichi quello che si è per il contesto.

    RispondiElimina

Benvenuto! Lascia un segno del tuo passaggio sarà sicuramente gradito, basta avere rispetto, senza dimenticare di scrivere con buona educazione, oltreché firmarsi se non si ha una OpendID o un utente Google. Grazie.