venerdì, aprile 08, 2011

Disumana Tecnologia

Ognuno di noi in questo terzo millennio si troverà quanto meno a sentir parlare sia di internet che di tecnologie, e comunque ad avere un certo tipo di rapporto con queste.  Occorre una premessa:  di questi tempi chiaramente non si può eliminare ne internet ne le tecnologie che sono presenti ed ci aiutano nella vita di tutti i giorni, ma  e in questi discorsi c'è sempre un ma... Ma a ben pensarci c'è qualcosa che a me stona in tutto questo internet e nelle nuove tecnologie. Considerando che nella mia famiglia non si è mai navigato nelle agiatezze, per cui molte delle cose che per gli altri sono nella norma avere, e acquistare per me non lo è : ogni cosa ha un suo tempo ed una sua valenza economica e intrinseca. Per cui ho sviluppato una curiosità mostruosa verso tutto quello che non possiedo ed anche verso tutte quelle persone che non vivono un po' come me, ma a livelli decisamente diversi. Non potendo star al passo con gli altri e il mercato economico, mi incuriosiva ogni cosa, persona, atteggiamento, arrivando a prendere in  considerazione addirittura i dettagli più insignificanti.
Premesso questo come ho già detto e scritto altre volte in altri luoghi, sono 17 anni che posso mettere le mani sui computer, e 14 che ho la possibilità di "surfare" su internet, terreno fertile per la mia a volte insana curiosità concedendomi l'opportunità di vedere cose, luoghi di cui gli altri parlano perché le possiedono o ci sono stati, o le indossano o le mangiano. Ho navigato in lungo e in largo su ogni cosa destasse la mia curiosità, per cui sono entrato in molti portali, community, e similari. Unitamente alla mia insana curiosità ho anche un altri due difetti di cui uno spero si noti poco l'esistenza: intransigenza e impazienza. Queste due unite insieme sono in perenne conflitto con la mia curiosità che mi porta a provare ogni cosa mi sia a tiro, per poi stufarmene con una certa facilità una volta che ho raggiunto tutti gli angoli che desideravo mettere in luce. Per cui quando faccio il demonizzatore è solo un modo per levarmi l'insofferenza del soggetto in questione che negli ultimi 4 anni sono diventati: internet con annessi derivati e le tecnologie. Ovviamente non se ne può fare a meno, ed io sfogo la mia insofferenza demonizzando queste due cose, che in realtà sono assai presenti nella mia vita quotidiana dove io però cerco di stare il più indietro possibile, non foss'altro per non spendere invano quei pochi soldi che ho (ok se smetto di fumare ho 2.300 circa in più da spendere lo so). A questo si aggiunge il fatto che il resto del mondo non fa che correre dietro a internet e tecnologie ed io mi frustro per una situazione in cui mi vede in antitesi con la realtà che mi circonda. E' vero che esagero con certe riflessioni e proposizioni argomentative, ma credo di non fare male a nessuno, anche perché mi sembra di non dire mai agli altri cosa devono o non devono fare con internet o le tecnologie. Viene da se che dopo essermi levata la curiosità mi annoio e quindi cambio o modifico in continuazione determinate situazioni su internet: profili, blog, siti, ecc. o in termini di prodotti tecnologici, ho poco interesse per cose che non posso acquistare e ben che meno ho necessità di utilizzare e non enfatizzo dunque quelle in possesso di altri se non per ironia e solo in alcuni casi per invidia. Ecco qui spiegato perché ho questo atteggiamento. Se potessi permettermelo io avrei l'ultima versione tecnologica per un portatile, l'ultimo telefonino,  o l'ultimo televisore, stereo, ecc. od anche stare le ore sui maggiori social network, ma in verità mi posso permettere solo quello che funzionalmente mi è indispensabile, cosa che mi porta spesso a a rivedere molte delle registrazioni di internet, dove non occorrendomi più ora ne faccio debita pulizia ed eliminazione. Spesso mi leggerete contro le tecnologie, i media ed internet, non fosse altro perché non ho fiducia negli uomini che li usano, ma il più delle volte ne abusano. Un abuso che ultimamente mi fa vedere un allontanamento delle persone dalle persone, facendo dimenticare il rapporto diretto e schietto, ma permettendo di gestire emozioni e sentimenti da dietro strumenti e mezzi che impediscono di mettersi in gioco e poter tenere sempre un contegno ed un distacco. Questa tipo di realtà mi rattrista in un certo qual modo. Io aspetto solo il giorno dell'olocausto tecnologico in cui si tornerà a scrive con  carta e penna e ci si darà appuntamento in una piazza o in bar per parlare, discutere, giocare...

1 commento:

  1. Nel frattempo io continuo a usare carta e penna, anche se poi sono qui che bloggo, facciabucchio e mi diverto a fare amicizie da tenere lontane e mischiarle a quelle che tengo vicine...
    Troppa la voglia di scrivere e con ogni mezzo sia possibile farlo, io ci sto. Poi ne vedo i limiti e i pregi, come in tutto il resto. Ma ti capisco, come già sai.

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