mercoledì, gennaio 01, 2014

Ripresa delle Discipline

Maestro delle cinque arti - Cheng Man Ch'ing
Dopo anni di totale allontanamento da quelle che erano state le mie attività giovanili ora sento il bisogno e per certi versi la necessità di tornare a una maggior disciplina riprendendo alcune delle pratiche che un tempo riempivano le mie giornate.
Ci fu il tempo in cui terminarono gli studi avendo concluso il percorso principale che avevo intrapreso, solo dopo un paio di anni un altro ciclo si concluse con mio grande rammarico, ma obbligato. Progressivamente da allora mi sono allontanato sempre più da quelle che oggi scopro essere le discipline che mi permettevano di avere un grande equilibrio psicofisico. Oggi sono senza forze vitali e senza stimoli, sono preda della noia e dell'indifferenza verso ogni cosa, è mi fa male questa condizione; pervaso da un malessere, un disagio che mi accompagnano costantemente mi stanno lentamente annichilendo nella mente, nello spirito e nel corpo. Spesso ho scritto del fatto che la mia esperienza sportiva è stata fortemente formativa, non solo sotto l'aspetto fisico ma anche come filosofia di vita, dunque come non considerarla una disciplina, ovvero quella pratica che permette di migliorare se stessi nel corso della propria vita? Ma non è solo lo sport che mi ha permesso di aver un equilibrio, c'era anche lo studio e l'applicazione nella lettura e nel disegno che nel periodo scolastico erano discipline, le mie, molto fervide che mi hanno consentito di esprimermi in modi diversi.
La combinazione del metodo di studio per la ricerca di "nuovo sapere", la necessità di mettere su carta parole o disegni, unitamente all'attività regolare nello sport mi hanno permesso di avere sempre un equilibrio in cui la mia energia era sempre al livello giusto in armonia con tutto quello che era la mia personalità e l'ambiente circostante. Oggi dopo oltre un decennio di inespressione (escludendo questo spazio in cui ho scritto a tempi alterni) mi hanno portato oggi a sentire il bisogno di riprendere e ritrovare quell'equilibro. Sono oramai sull'orlo dell'isolamento: non riesco più ad avere la pazienza di ascoltare, aspettare, rapportarmi con gli altri, trovando tedioso tutto quello che supera i 60 minuti di confronto o convivenza. A questo si aggiunge anche il fatto che ora pare che finalmente tutta una serie di "tossine" mentali e fisiche siano state smaltite o metabolizzate.
Sono sempre stato una persona puntuale, attenta e metodica, ma negli ultimi anni invece ho avuto un processo degenerativo tale da non avere più rispetto per le scadenze, gli appuntamenti, gli impegni sentivo di essere stanco nella mente e nel corpo per la ferrea condotta degli anni giovanili; in questo momento, invece non sento più la necessità di lasciar andare gli eventi e lasciarmi trasportare, ora il bisogno è quello di un tempo: disciplina! Non che sia mai stato un reazionario, mai che abbia avuto comportamenti riottosi o di rifiuto ma non ero attivo nella condotta di tutti i giorni, ora invece tutto di me spinge a prendere una direzione e una condotta delle cose, dalle più piccole alle più grandi e per fare questo devo ricominciare ad applicare l'esercizio delle discipline che mi hanno aiutato sino da ragazzo.
Dunque forse è giunto il momento di tornare alla disciplina e "ridare nuova linfa al mio essere!"

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