giovedì, maggio 04, 2023

Genetlìaco o Genèṡie

Sono passati pochi giorni dal giorno del mio compleanno, ma rispetto agli anni passati, mi è rimasto l'amaro in bocca.
Se in altre occasioni sono riuscito a svicolare da questa data che presuppone festeggiamenti e momenti di felice mondanità, quest'anno essendo il 50mo genetlìaco ha prodotto situazioni che non saprei nemmeno definire nel modo più giusto essendo un misto tra il grottesco e l'ansiogeno. L'aspettativa comune di dover dare importanza al numero 50 per un compleanno in alcuni momenti li ho vissuti come una genèsie, più che un festeggiamento gioioso.

Compiere gli anni per molti è una buona occasione per fare festa, circondarsi degli amici e dagli affetti, che a volte non si vedono per mesi, per me invece è una data come un'altra. Non mi serve una scusa per vedere, frequentare persone o per festeggiare, sono cose che si possono fare benissimo in ogni momento dell'anno, basta coltivare le relazioni e ritrovarsi insieme, tutto questo già dovrebbe essere una "festa", almeno è così come la penso io. Come detto in apertura, invece, quest'anno si è caricato di aspettative in maniera esponenziale, ma non per me, ma per i miei coetanei piuttosto che per coloro che vedono questi 50 anni come chissà quale traguardo! Sarà che è un numero tondo, un mezzo traguardo (mezzo secolo?) sembra comunque che rappresenti davvero un momento di passaggio, ma a parte le crisi di mezza età (psicologiche o metaboliche) tutto il resto non è così scontato: la maturità di un uomo o di una donna, si raggiunge a 50 anni? non credo, ci sono persone che sono cresciute e maturate anche ben prima, altri invece dopo. Si raggiunge una indipendenza economica? Come prima non necessariamente. Ci si può sentire realizzati? forse, dipende da un sacco di cose. Insomma davvero non mi capacito di cosa possa rappresentare un 50 rispetto ad un 40, un 30 o un 60...

Tutto questo entusiasmo ed eccitamento, mi ha portato uno stato di ansia e disagio che mai avevo provato per un compleanno, ho quasi pensato che superati i 50 tutto dovesse cambiare, o che quel che sono non lo sarei più stato una volta festeggiato questo compleanno, da qui la scelta del termine genèsie, che è l'equivalente del genetlìaco ma per quello o coloro che non ci sono più. Tetro pensiero lo so!

Personalmente, i momenti più festosi li ho avuti inaspettatamente, senza qualche anniversario, ricorrenza o festa più o meno comandata, per questo ho pensato invece di cogliere l'occasione per cercare di rendere quest'anno speciale, e dunque non solo il compleanno,  in più modi possibili: ho intrapreso un percorso personale, intimo e per me importante, ed anche se a lungo termine, lo voglio completare e consolidare. Insisto non è il giorno del mio compleanno che fa la differenza e quello che faccio tutti gli altri giorni, occasioni in cui posso stare con le persone con cui sto bene, a cui voglio bene oppure avere modo di fare cose che mi piacciono e che mi danno soddisfazione. Da questo punto di vista, il giorno del compleanno ed un suo festeggiamento diventano quasi riduttivo e misero, almeno per me, sì perché sia chiaro, non ho nulla contro coloro che invece hanno piacere di fare feste più o meno grandi al loro genetlìaco: il bello di questa vita è che ognuno è libero di fare come ritiene più opportuno.

Nonostante quest'anno invece, non so bene come e perché, sono inciampato in alcune situazioni che, nonostante le buone intenzioni, mi hanno solo parzialmente dato soddisfazione o piacere, sono certo che con il proseguire delle settimane e dei mesi, ci sarà modo di porre rimedio ad un solo giorno un po' così così: quindi "buon compleanno tutto l'anno!"

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