sabato, dicembre 26, 2009

73 Giorni Dopo - La Seconda Vita

Parafrasando un filone di film, eccomi qui a 73 giorni dopo l'inizo della mia seconda avventura romana, o per meglio dire pontina. Ebbene un primo consuntivo direi che posso già farlo, anche se mancano ancora 17 giorni al compimento del periodo di prova. Consuntivo... negativo, ma non senza speranze. Si perché in questi 73 giorni ho potuto riprendere un po' contatto con quello che avevo lasciato oltre a iniziare a inserirmi in un nuovo contesto; questo ha fatto si che oltre a ritorvare amicizie sopite dalla distanza ho ritrovato gli stessi personaggi più o meno grotteschi che ricordavo e che avrei voluto non ritrovare così presto, ed invece così non è stato. Lo scenario è cambiato non poco, e devo ammettere, con un non so che di apocalittico viste e considerate le non poche defezioni che ci sono state e che ancora ci saranno, oltre a vedere un progressivo declino della professionalità. Quelle poche energie positive che mi hanno spinto a riprendere la seconda vita era la possibilità di vivere da lontano Roma sia come città sia come ambientazione delle persone (intendendo in questo caso quelle che gravitano intorno al lavoro), ma una piccola parentesi ha fatto si che mi si riproponesse quello che avevo abbandonato, obbligandomi così nuovamente a snaturare quello che è il mio essere. Poco male in fondo una tuffo nel limo del passato ci poteva anche stare, cosicché potessi fin da subito non sottovalutare la realtà delle cose. Realtà che come sempre nasconde macchinazioni di cui questa volta posso starne fuori, situazioni ambientali che si sono rivelate avverse per certi aspetti ma che mi consentono di fortificare il carattere e prendere così poi un domani il soppravvento sulle esperienze inadeguate degli altri. Non nego che la confusione per un certo periodo ha fatto si che mi ritrovassi disorientato, ma ora che ogni cosa pare stia prendendo il suo equilibrio e la sua posizione nell'ordine delle cose, mi viene più facile vedere e programmare i miei passi futuri. Maturato dall'esperienza precedente, oggi posso vivere sereno quel tanto che basta per alzarmi ogni giorno e far fronte alle quotidianità, senza dovermi preoccupare troppo di quanto mi accade intonro e non per sufficienza o menefreghismo, bensi perché coscente che quanto è il mio essere è sufficientemente forte da far fronte a quanto gli altri possano tentare di pormi davanti come ostacolo. Una seconda vita è veramente iniziata, in meno di 20 anni di lavoro (ovvero solo 12) ho raggiunto l'equilibrio che altri raggiungono solo al termine della propria carriera, quella serenità e professionalità che mi permettono di tornare a casa tutte le sere sufficientemente soddisfatto del mio operato e dormire sonni tranquilli, avendo però anche ancora del tempo da dedicare a mestesso al contrario di un tempo. Un seconda vita in equilibrio tra doveri e piaceri, tra conoscenze ed amicizie, tra obblighi e libertà di scelte. Dopo 73 giorni ho già metabolizzato e contestualizzato questa mia nuova avventura, almeno a me stesso: un punto di forza non da poco. Ancora 17 per superare lo scoglio della prima incertezza per poi prendere la rotta verso un decennio di navigazione verso una rotta che solo il sottoscritto al momento immagina, una rotta non facile, ma di certo con ambizioni diverse da quelle che comunemente altri cercano di realizzare. Oggi mi è venuta voglia di scrivere questo post e la casualità ha voluto che il numero di  giorni dalla mia partenza corrispondessero al numero che rappresenta l'anno della mia nascita: buffa questa cosa ma di certo parlando di una seconda vita non poteva che avere questa corrispondenza. 


mr.zugo

2 commenti:

  1. Mi sembra che nonostante tutto tu te la sia cavata, come prevedevo...
    ;P
    L'equilibrio non è sempre facile da raggiungere ed è bello che tu ne abbia trovato uno e che riesca ad affrontare tutto con la giusta prospettiva.
    Ti auguro un decennio pieno di ogni soddisfazione. Dopo tanta fatica te lo meriti!
    Bacetti. TVB!

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  2. PaolaClara più che trovato un'equilibrio, trovata la strada da intraprendere per trovarne uno, sono pur sempre un semplice uomo non ancora un saggio che ha trovato la sua via illuminata ;-P

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