giovedì, febbraio 03, 2011

Sublimando & Subliminando

Anno 2011 siamo da un decennio nel terzo millennio. Della storia che ho studiato ricordo molto poco lo ammetto, ma è anche vero che con il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti, non c'è bisogno di ricordare, ci ricordano gli altri gli eventi del passato. In questo terzo millennio oramai ho la sensazione di vivere l'esistenza che altri mi impongono a suon di slogan che cantano il meglio di me, di promesse quantomeno farlocche, di mode e consuetudini d'avanguardia proprio perché siamo nel futuro... Beh mi sono bello che stufato di accettare questa realtà che è palesemente obliante! La storia pare che sia un evento da gossip più che un momento storico che ci dovrebbe ricordare/insegnare qualcosa, un momento di vanagloria per poter dire "sono stato bravo ho reso memoria" peccato che tutto venga distorto; sia ben chiaro non è che parlo della storia quella importante come qualche evento tragico di cronaca nera, o un evento bellico di portata mondiale o la liberazione da una oppressione o di un evento catastrofico, parlo della storia che fa comodo a chi ce la racconta. Il concetto è di per se un po' elaborato ma provo a rendervi partecipi in qualche modo.
Nel mio percorso scolastico ho avuto occasione di studiare la storia negli usi e costumi dei vari periodi più importanti, ed in parallelo anche le arti figurative più o meno sempre per gli stessi periodi. Bene premesso che all'epoca ero una giovane mente scevra da inquinamenti politici e dai preconcetti sociali, ho assimilato dei principi di espressione visiva e dei concetti sociali che mi fanno oggi pensare di essere preso in giro da chi ha, diciamo, forza ed espansione di comunicazione. Più mi guardo attorno e più mi sembra di vivere in un giornale patinato, si perché vedo una desolante popolazione fotocopia in mezzo alla quale ben pochi si distinguono e per lo più per questioni non eccellenti; tutti vestiti come suggerisce "la moda", tutti a rincorrere canoni di estetica, tutti a stare al passo con strumenti tecnologici d'avanguardia, tutti a vivere una vita omogeneizzata... I sistemi di comunicazione odierni sono stati monopolizzati dagli studi di marketing e sociologici, che hanno instaurato un regime tale da avere il controllo delle masse sfruttando un vecchio concetto degli anni 80 impiegato nel cinema, ovvero la subliminazione. Già attraverso meccanismi che superano il conscio e si radicano nell'inconscio si può ottenere il condizionamento delle persone su cui si va ad intervenire, e in questi ultimi 10 anni devo dire che chi ha usato questo strumento è stato davvero molto bravo, ma davvero tanto. Attraverso i canali più disparati sono riusciti a mettere mano su ogni categoria merceologica dalla quale ognuno di noi può attingere, mettendo a frutto quello che più banalmente viene chiamata pubblicità. Si perché tra aspetti pubblicitari, mezzi di informazione di varia natura culturale e istituzionale, hanno drogato la popolazione che fa sempre più fatica a ragionare con la propria testa perché viene bombardata ogni momento da "qualcosa" che li induce a fare e pensare le cose in un certo modo. Vi facciamo un esempio: io sono una persona che fisicamente è fuori dalla media nazionale e di conseguenza sono obbligato a ricerche estenuanti per quanto concerne l'abbigliamento, sono obbligato a valutare ambienti in cui inserirmi (aerei, treni, auto, tavoli nei locali pubblici, ecc.) da un punto di vista più dimensionale; bene la conclusione è che non posso vestire come gli altri, non sono comodo negli ambienti dove comunemente stanno gli altri, e mi rendo conto di essere costantemente fuori dalla portata di un sacco di cose; stessa cosa potrebbe accadere con chi ha delle allergie e/o intolleranze alimentari gravi. Per questo mi ritrovo a dover guardare oltre ogni cosa e mi sono reso conto che nella media nazionale tutti sono omologati a quanto propone il mercato che sia dell'abbigliamento, dell'alimentazione, della mobilità, della comunicatività... tutti chi più chi meno si allineano con quanto si trova a portata di mano che sia accessibile o meno (facendo poi conti con i debiti). Come vi dicevo inizialmente nel mio corso di studi ho seguito anche la comunicazione visiva, dove mi venne insegnato che in questa arte/pratica occorre raggiungere lo scopo di comunicare un qualcosa in modo pratico diretto, adottanto tutta una serie di accorgimenti che possano agevolare l'interazione con i vari soggetti: bene oggi questa pratica ha superato il limite! Guardatevi attentamente intorno, dentro casa, in auto, a scuola, in palestra, per strada e nei locali che frequentate per la maggiore. Cosa vedete? Io vedo molto di uguale e monotono e poco di distintivo e significativo, le differenze stanno solo nei prezzi in conclusione.
Le persone sono anonime, si distinguano solo negli eccessi caratteriali o di abbigliamento, le auto sono tutte pressapoco con le medesime linee e dimensioni, i locali si sono più o meno tutti uniformati a ben vedere almeno per categoria e per tipologia di frequentazione, nei supermercati tutti i prodotti si assomigliano e cambiano per la confezione ed i colori ma alla fine è sempre la stessa roba, e la roba che ti vendono loro e non quella in particolare che cerchi tu; in tv i programmi oramai sono contenitori preconfezionati che ci vengono propinati di stagione in stagione con lievi cambiamenti per mantenere un minimo l'attenzione e l'audience... Insomma la comunicazione visiva  subliminale ha fatto si che ci fosse una enorme stereotipazione dei soggetti, negli usi, nei costumi e nella cultura, nei consumi. Qualcuno potrà obbiettare che non è così: potrei anche concordare peccato però che a ben vedere i programmi televisivi di un certo livello sono oltre le 23.00, quando va bene, altrimenti ancora più tardi ovvero quando è oramai ora di andare a dormire, i negozi per alimenti stanno quasi scomparendo, varietà di compagnie telefoniche ci sono, ma alcune fanno le stesse tariffe e promozioni, i vestiti cambiano, ma fino ad un certo punto, cambia giusto il nome e modo di esprimere la taglia.
Ho volutamente omesso la tecnologia, strumento attraverso il quale vi scrivo... perché vorrei che ci rifletteste per conto vostro rispondendo a questa domanda: quanto della tecnologia che vi circonda è oggettivamente necessaria nella vostra vita, considerando il cambio generazionale che ha ossia all'incirca ogni 4 mesi di proposte sul mercato e circa 8 mesi nel vostro acquisto o utilizzo?

In conclusione personalmente ritengo che ormai siamo schiavi di quello che ci viene propinato; la falsa idea che abbiamo della libertà di sceltà è  per me solo una chimera creata per darci l'illusione di non essere dei burattini. Che sia politica, salute, alimentazione, tecnologia, connettività, comunicazione, qualità della vita, condizione lavorativa... tutto è soggetto a subliminazione e non possiamo esimerci dal subirla passivamente. Potrà sembrare desolante ma dal mio punto di vista è così!

4 commenti:

  1. E lo sai quanta ragione hai, lo sai. ;)
    (ma la prossima volta che mi dici che i miei post sono lunghi...)

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  2. PaolaClara... ho detto che fai post troppo lunghi? Oh mamma non mi ricordo questa cosa, sarà colpa dell'arteriosclerosi ;-p

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  3. Purtroppo, è tutto vero e anche molto triste...
    M.

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