sabato, febbraio 06, 2010

Tutto Scorre

Già oggi tutto scorre, come dicevano agli antichi greci Panta Rei, peccato che loro facevano riferimento agli eventi della vita, ai pensieri, all'anima, al tempo. Nel terzo millennio invece quello che scorre e la visuale con cui possiamo leggere, su internet, sui telefonini, sulle applicazioni dei computer; tutto scorre verso una direzione per lo più verso il basso, come è normale che sia qualcuno potrà pensare, peccato però che in mano non abbiamo altro che qualcosa di tecnologico e non più un libro, una rivista, un giornale...
Mi sento un romantico e qualcuno potrebbe anche definirmi un delatore della tecnologia, ma che ci posso fare se  amo ed apprezzo quanto è stato creato dall'uomo con materie prime che hanno un calore e una personalità intrinseca. La tecnologia crea una distanza tra gli uomini, mette davanti una finestra spazio-temporale che fa allontanare le persone, restringe i tempi e annulla la fisicità, e personalmente non mi piace questa nuova condizione di vita. Non che io abbia 120 anni, viva su un eremo e che sia stato illuminato da chissà quale dio o filosofia, ma nella mia vita ho riscontrato che le soddisfazioni vengono dalla concretizzazione delle nostre azioni. Se penso a come mi ritrovo oggi a leggere seduto davanti ad un computer (o in alcuni casi sdraiato) rispetto alla dinamicità di potermi portare un libro in ogni angolo della casa, o in qualsiasi altro posto, direi che non c'è paragone; qualcuno mi potrà dire che con il telefonino lo si può fare altrettanto, certamente non lo nego, ma mi pongo un quesito: il computer più o meno grande che sia, un telefonino, anche di ultimissima generazione, oppure i nuovi tablet che arriveranno, sono lo strumento giusto per leggere? Dove chiaramente per leggere intendo l'attività ludico informativa che una persona può dedicare di propria iniziativa per trascorrere del tempo in santa pace e non per necessità ed obbligatorietà lavorativa. Eh già, perché le due cose, leggere per piacere o per cultura e leggere per dovere, non sono la stessa cosa, oltretutto si fanno in modi e con livelli di attenzione differenti.
Ma torniamo al confronto tra un supporto cartaceo e un supporto audio/visivo. Io do vincente il supporto cartaceo, anche per il futuro per il semplice fatto che è meno dannoso e con una storia alle spalle che non ha confronto con la tecnologia audio/visiva: per prima cosa si basano su due metodologie di visualizzazioni opposte una luminosa ed additiva e l'altra invece riflessiva e sottrattiva (vi evito la lezione di colorimetria e di spettrografia) quindi una è più invasiva dell'altra, scegliete voi quale possa essere; in secondo luogo una segue delle regole metriche ben precise, mentre l'altra invece non ha grandi regole anche perché demanda all'utilizzatore finale come visualizzare, specie considerando le dimensioni delle strumento di cui si dispone; in terzo luogo la modalità di accesso e nettamente differente, una sottostà ad una capacità di autonomia elettrica mentre l'altra e totalmente indipendente da fonti energetiche se non quelle necessarie per leggere.
Esistono certamente anche dei punti a favore del supporto non cartaceo ma non li considero appositamente perché la maggior parte riconducono ad uno stile di vita che preclude lo spazio di tempo che un uomo si deve concedere di tanto in tanto nella propria giornata o quanto meno nella propria vita. Inoltre i vantaggi della tecnologia sono spesso figli di opportunità economiche e lavorative e solo dopo ad appannaggio dell'uomo.
In sintesi un libro è un libro, ha una dimensione, una lunghezza costante delle righe, non ha bisogno di batterie e di corrente elettrica per funzionare, ho un modo di contatto che posso determinare io per mio conto e non sottostare alle regole di fruibilità ed accesso di uno strumento con i suoi limiti intrinsechi, posso portarlo ovunque e il contatto con il supporto cartaceo e familiare e confortevole, il fruscio dei fogli, il profumo della carta e della stampa hanno un fascino che non rende iperattivi, ma porta invece alla calma e concede alla mente oltretutto una livello di concentrazione estremamente elevato sulla lettura più che sul maneggiamento, in questo modo la lettura è assai più proficua permettendo l'attivazione della fantasia o una miglior comprensione di quanto si sta andando a leggere, al contrario trovo che i computer, telefonini, per prima cosa tolgano parte della concentrazione sulla lettura obbligando ad una manipolazione dello strumento che non sempre è comoda, in secondo luogo sono legato alla fonte energetica che fa funzionare un computer o un telefonino o alle fonti che la distribuiscono, mentre il libro una volta preso lo porto ovunque e senza problemi di durata (ovviamente avendone riguardo, ma come si sa anche computer e telefonini non devono essere bagnati o sporcati), ed infine come dicevo con i computer ed i telefonini non ho regole nella lettura, mai una giustificazione (distribuzione del testo) omogenea, mai una dimensione ed una tipologia di caratteri sempre costante a cui si può associare la faticosità di lettura derivante dalla luminosità emesse o impostata sullo strumento che non sempre è un vantaggio... Davanti ad un display/monitor tutto scorre per poter essere letto ogni volta con impaginazioni e impostazioni che per via dello strumento non possono essere diverse o sono forse troppo elaborate per ottenerne delle altre... Ricordo che se devo leggere per lavoro, le tecnologie sono una valido ed insostituibile strumento, ma per il mio tempo libero quando voglio leggere per divagarmi o informarmi voglio il miglior strumento e mezzo per poterlo fare, ovvero la carta che in 3.000 anni ha affinato al sua peculiarità di veicolo di testi e pensieri raggiungendo un livello di perfezione che può essere rovinato solamente dalla perdita dell'esperienza che racchiude per assoggettarsi a quanto invece altri mezzi di informazione possono offrire. Sulla base di studi ben precisi, su prove controprove l'architettura di una pagina di un libro non è casuale ma segue delle regole ben precise e rivolte anche al comfort del lettore e non solo dell'aspetto estetico o di quantizzazione delle pagine in rapporto al densità di caratteri, parole, frasi...
Se mi offrissero un iPhone o un Tablet digitale ed un libro per leggere la medesima cosa, scelgo il libro sempre e senza indugi.
Delatore della tecnologia non sono, ne sono un appassionato, ma certi limiti non amo che vengano valicati, non per altro, mi dispiacerebbe perdere quanto possa ricordarmi e permettermi di mantenere una umanità della mia vita e della mia essenza; e per farvi capire questa cosa vi suggerisco di provare a prendere un libro che avete da tempo fermo su uno scaffale e sfogliatelo e provate a sentire l'odore che ne sale dalle pagine che girano forse qualche ricordo si potrebbe affacciare solo per quell'odore e questo è umano. Annusante un computer o un telefonino... a me non fa alcun effetto come la maggior parte della fredda tecnologia.

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