giovedì, febbraio 04, 2010

Un Giorno Come Un Altro

Un tempo non era così... si scriveva poco e con fatica, gli strumenti in dotazione erano ben diversi da quelli che oggi noi maneggiamo (anche se mi vien da pensare che siamo maneggiati da questi strumenti). Un tempo era, penso, un momento intenso e particolare carico di energie strane ed affascinanti che nonostante tutto procurava quel non so che di eccitazione che permetteva di iniziare a scrive con mano tremante una lettera per qualcuno: un caro, una parente, una fidanzata o una moglie, un professionista.
 
"Il tempo si ferma, la concentrazione è tale per non macchiare nulla con l'inchiostro raccolto con la penna d'oca, i pensieri si affollano all'inizio del foglio per poi scorrere via veloci uno di seguito all'altro per non perdersi e farsi così ritrovare alla lettura successiva..."

Oggi sarà un giorno come un altro dove strumenti esteticamente accattivanti ti trascinano nell'oblio delle parole, io per primo che qui sto scrivendo, forse sto perdendo tempo e certamente non sono emotivamente coinvolto, non come se dovessi scrivere su un foglio di carta bianco senza righe, su cui non posso cancellare... tremano le mie mani a questo pensiero: non poter cancellare! Allora devo ammettere che sono inferiore ai miei avi, eccerto che sì! Loro la sapevano lunga in molte cose, anche nella scrittura e nella comunicazione; gli avi avevano ben presente che scrivere è una dote e che come tale va gestita a dovere e coltivata, per cui si prendevano penna e calamaio solo ed esclusivamente alla necessità, mai per frivolo passatempo o noia, sempre e solo per coltivare dei rapporti a distanza e con un certo, diciamo rigore, mai nulla di scontato, mai nulla riassunto o compresso nelle. Oggi è una giorno come un altro dove non mancheranno i tvb, dgt, lol, iga, e via dicendo (dicendo poi cosa), senza curarsi se poi coloro che leggono sappiano i vari significati, ma tanto a noi non importa, sappiamo e dunque scriviamo con le nostre dita veloci sulla tastiera di un computer, per condividere migliaia di lettere dell'alfabeto senza averne forse motivo se non per condividere proprio il nulla.
 
"Al termine della lettera, dopo aver scritto faticosamente queste tre pagine, lo sguardo va all'opera appena compiuta e terminata con successo, riempiendo l'animo di soddisfazione per aver saputo scrivere mettendo in ordine i vari pensieri, non resta che mettere nella busta e spedire..."

Oggi è un  giorno come un altro dove con pochi click, qualsiasi cosa sia uscita dalle nostre dita arriva dall'altra parte del mondo all'istante (e con i fusi orari, forse anche prima di quando l'abbiamo scritto) niente di strano, tutto nella norma della comunicazione di massa globalizzata che ci riempie la rete multimediale di messaggi, video, audio saturando le bande di trasmissione, per forse troppe inutili e vacue comunicazioni, che bada bene non è colpa degli strumenti, in certi frangenti utili e indispensabili (lavoro e affetti lontani), bensì del fruitore scrittore incallito che deve palesare la sua esistenza al mondo editando in ogni dove qualsiasi cosa possa capitargli per la testa a beneficio di altrettanti lettori confusi come colui che ha lasicato una sua vaga impronta.
"Spedita la lettera ora non resta che sperare che arrivi a destino il prima possibile, che sarà quando? Di solito ci vogliono 5/6 giorni dipende dai corrieri e dai collegamenti e nel frattempo? Nel frattempo le parole scritte si scolpiscono giorno dopo giorno nella mente segnando l'anima per quanto è stato condiviso e portato all'attenzione della controparte; già la contro parte che mi auguro possa leggere e comprendere; si perché forse non mi sono espresso bene... ma confido che si riuscirà a comprendere e condividere il messaggio scritto con tanta attenzione e dedizione."

Oggi è un giorno come un altro, se non fosse che una notizia mi ha portato a riflettere sulla caducità della tecnologia, che viene cambiata, aggiornata oramai con una rapidità tale che non consente a volte nemmeno di imparare a prende dimestichezza con lo strumento, che occorre già cimentarsi con qualcosa di nuovo...

Il fascino di certi gesti, di certe oggetti o strumenti come quelli di un tempo, oggi non c'è più: solo l'estetica accattivante che coglie l'occhio e si fa desiderare talmente tanto che ci spinge all'acquisto anche se non necessario, ma la cosa peggiore e che non dedichiamo più quel giusto tempo a scrivere, a scrivere con impegno come si faceva un tempo da soli in una stanza curando ogni minimo gesto raccogliendo e organizzando il pensiero.. Oggi è un giorno come un altro dove mi isolo per mandare un sms in pochi secondi per rispondere o comunicare qualcosa di aleatorio o importante, chissà, ma con la testa bassa in mezzo al mondo se non in mezzo ad una riunione di lavoro, dimenticando completamente il resto dell'umanità per 10 secondi; peccato che questi 10 secondi si ripetano con tanta frequenza che mi perdo troppe cose della vita che mi scorre davanti e non vedo nemmeno...

Forse tra qualche tempo lo farò, mi cimenterò nella scrittura diretta su carta, già mi vedo sudato e sconfitto dal foglio bianco!

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