mercoledì, aprile 11, 2012

Speriamo Non Sia Così

Sono alcuni giorni che sono tormentato, e rispetto a qualche giorno fa, non c'è un motivo ben preciso. Non so bene a cosa sia dovuto, ma quando sono pervaso da questo tipo di sensazioni non marca bene. Aleggiano troppi pensieri oscuri, come dei flash di vita futura che non prospettano nulla di buono. Un solo pensiero mi gironzola per la capoccia vuota: "saranno tempi duri" e non solo limitatamente al lavoro, anche nella vita di tutti i giorni comincia a diventar pesante l'aria; le spese aumentano, gli imprevisti si accastatano uni sugli altri, stravolgimenti lavorativi (e ringrazio di averne uno!!) che ti lasciano nel limbo per giorni se non settimane. Un nervosismo di base serpeggia nelle mie giornate, anche perché partecipando, seppur indirettamente, alla vita di altri, è palpabile l'umore grigio e mesto che si condivide e si vive da un po' di tempo a questa parte. Alcuni cercano di trovare modo di impegnare le proprie giornate, chi con attività di formazione, chi di educazione fisica, chi scomparendo nelle letture preferite, chi nella musica suonata od ascoltata, chi sul non tanto più fantastico mondo virtuale di internet; ciononostante al ritorno alla realtà le cose non sono cambiate, anzi è ancor più forte il senso di frustrazione per la netta differenza tra le realtà ricercate e quelle vissute.
Spesso l'ho detto, ed ancora lo ripeto, mi sento una persona fortunata, ma la mia empatia sta arrivando agli sgoccioli. Mentre un tempo mi rasserenava la miglior vita deglia altri, vedendola come un possibile traguardo da raggiungere, ora mi rendo conto che forse non era tutto così bello e affascinante come poteva sembrare. Le brutte notizie si susseguono, e nemmeno nei giorni di festa i media ci danno tregua. Fuggire, evadere, svicolare diviene sempre più complicato: spegni la TV per non sentire brutte notizie, e l'amico ti racconta della disgrazia propria o di qualcuno vicino; accendi la radio per sentire un po' di musica per dimenticare per qualche momento lo schifo della giornata, e passa la notizia/commento di qualcuno su nuove tasse o di qualche incidente; vai in palestra per sfogare la tensione e cercare di svuotare la mente e senza volere senti negli spogliatoio dire di qualcuno che nenache 50enne è passato a miglior esistenza. Esci di casa e gente litiga per la fila, discute per l'ultimo pezzo di pizza o chissa che altro.
Le sensazioni non sono per niente buone (che per caso già l'ho detto??), e per di più ci si sente impotenti anche nelle piccole cose, viene a mancare la fantasia per sollevare il malumore di qualcuno, o ancor peggio ci si prova ma gli scarsi risultati demoralizzano ancor di più. Al momento sto attendendo solo che passino i prossimi 13 giorni, così da poter scappare al 14mo e prendere il cammino di casa, augurandomi che le potenziali tappe lungo il viaggio si rivelino migliori delle sensazioni di queati giorni. Ma per ora, quel pensiero resta, me lo devo tenere, come sempre piangere dentro, per non farsi vedere deboli, fare buon viso a cattivo gioco per non dare adito a strane supposizioni. Questa aria grigiomesta speriamo non duri troppo.
Siamo in pieno aprile, il mio mese, e quest'anno non mi sta dando nessuna soddisfazione!
Che dire non resta che sperare che non sia così come me sento addosso, come un vestito troppo corto e stretto, scomodo e fastidioso... già speriamo non sia così.

1 commento:

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