giovedì, aprile 05, 2012

Svanire, Divenire. Essere!

Io. Ed è così che ci risiamo, come poteva mai essere diverso, quando ti sembra che le cose stiano tutto sommato funzionando o procedendo, ecco che arriva il solito bambinetto molesto a rovinare il tutto. Si perché viene proprio lì a mettere il ditino e rovinare l'ingranaggio.
Me. No, non è vero non è così!
Io.Si certo il tempo passa dunque le cose è normale che cambino, in meglio o in peggio è sempre difficile dirlo, ma come conseguenza naturale dello scorrere del tempo, le cose cambiano.
Me. Si questo sì!
Io.Siamo concordi dunque è normale che ad oggi i cambiamenti sostanziali sono circa su per giù 5 forse 6 o anche 4 ma insomma, è normale che la morfologia venga stravolta, sottoposta a interventi chirurgi più o meno rilevanti tali da cambiare la percezione futura oltre che il percorso da intraprendere.
Me. Beh, si certo si può concordare con questo, ma...
Io. Niente ma, suvvia che vuoi che sia? Cambiare fa bene, tanto se ci rimettono le solite persone, tanto danno non si fa... no? E poi dai che è diverte ricominciare da capo, ogni volta, portando in alto nuovi volti, per nascondere quelli vecchi (per non dire nefasti), così da avere l'idea che sia sempre tutto una novità, dando modo a qualcuno (forse i soliti) di gongolare per la creatura creata.
Me. Ma, non direi che...
Io.Va bene, va bene. Te lo concedo non è sempre tutto oro quello che luccica, ma d'altronde che si poteva fare di diverso, insomma... dai. Certe cose non si potevano più lasciare così, un po' più di stress e un po' più di pressione cosa vuoi che siano per gente come noi che sa sempre riqualificarsi, rinnovarsi e soprattutto reinventarsi? Sono bazzecole, in fondo ne abbiamo passate tante altre. Dai che andrà tutto bene.
Me. Eh no! Ora ti dico io, come la penso! Concesso che i cambiamenti siano fisiologici, ma non così frequentemente e per certi versi radicali, come quest'ultimo. Vero certe situazioni erano insostenibili, ma perché oggi noi dobbiamo perdere la nostra identità. No. Non parlare, lasciami dire ed ascolta. Forse non vuoi accettare l'idea che stiamo svanendo, perdendo quell'identità che ci rendeva di sostanza e cocnreti, stiamo divenendo solo ombre più o meno scure, con la tendenza ad essere trasparenti ed impalpabili, che nessuno più vedrà, perché ci perderemo nelle molte altre ombre che riempiono gli scaffali dell'oblio. Si, te lo concedo, lo leggo nei tuoi occhi, sono forse troppo disfattista e pessimista, ma non puoi negare che tutto quello che è stato costruito, andrà perso e forse nessuno avrà tempo di rendersene conto e di rammaricarsene. Te lo ripeto rischiamo di svanire e divenire un qualcosa di meno pregiato e meno nobile. Non mi bastano più tutte le giustificazioni di questo mondo. Ma non abbiamo i mezzi per impedire questo declino, siamo stati troppo bravi a dissolvere matasse, togliere maschere, illuminare angoli bui e questo ha spaventato il mostro che oggi chiede l'obolo per la nostra sopravvivenza. Il tuo volto parla da solo, anche tu sai e concordi che è così, ma ti volevi illudere, ma la tua coscienza come la mia non ci stanno a questi compromessi.
Io. Si è come dici. Ma cosa possiamo fare allora?
Me. Cosa? Semplice quello che abbiamo sempre fatto. L'esperienza e la malizia non ci mancano per fare quello che sappiamo fare meglio. Ripartiamo da qui: ci rimbocchiamo le maniche e secondo le regole del Sun Tzu proseguiremo per il cammino che ci si para davanti. Tanto nessuno può corrompere quelle che siamo, mai, abbiamo troppo rispetto per noi stessi e come sempre non ci portiamo in collo nessuno. Fosse anche tra qualche anno, ma ritroveremo l'ordine delle cose ed il loro senso, i modi per combattere sono innumerevoli, troveremo anche in questo frangente la giusta chiave di volta.

2 commenti:

  1. Certe volte il cambiamento è inevitabile e, anche, certe volte sembra che tutto vada per il peggio. La vita non va sempre come vorremmo, ma se ci si lascia andare abbastanza, senza arrabbiarsi o pensarci più di tanto, la vita ti porta sempre a qualcosa di meglio. Certo, magari qualche maceria la lasci indietro, ma siamo poi sicuri che quello che abbiamo costruito sia effettivamente quello che ci rende felici?

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  2. Seppure condivido il tuo pensiero, in questo caso quanto costruito era motivo di orgoglio, era un qualcosa che funzionava e portava benefici a molti.
    Comunque sia, non resta che procedere oltre, e come tu dici con quel tanto che basta per farsi portare senza troppe opposizioni, seguendo la corrente.

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