domenica, luglio 01, 2012

Progetto 40

Mi sa che non posso più aspettare, certamente non posso continuare a credere che certe cose si risolvano da sole. Più passano i giorni e più la paura cresce, lenta ma inesorabile. Non ho mai pensato di essere eterno, anzi in certi momenti della mia vita ho pensato di non voler essere nemmeno così longevo. Qualcuno considera il proprio corpo come un tempio e lo cura, a volte, in modo eccessivo. Io mi sono concentrato più sulla parte meno tangibile della mia persona. Per un certo periodo ho avuto anche la fortuna che nel divertirmi ho avuto cura del mio corpo. Ma è altresì vero che ho abusato del potere rigenerativo, ma ero giovane e si recuperava in fretta. Ora non è più così. Sono molti i dettagli che mi stanno facendo crescere la paura, e comincio a domandarmi del mio futuro. A pochi mesi del compimento dei miei 39 anni di vita si sta affacciando un progetto che come detto è in parte d'obbligo, in parte è una sfida e in ultimo, ma non meno importate anzi tutto il contrario, cresce la voglia di vivere questo progetto come una seconda giovinezza.
Della qualità della vita ho parlato spesso, ma non sono stato mai bravo a mettere in pratica i miei pensieri, ma ora non posso esimermi dal prendermi sul serio sotto questo aspetto. Vedo diete fatte in ogni modo e per mille motivi, ma non trovo convinzione in queste cose, sono sempre troppo drastiche e troppo opprimenti. Il mio progetto è molto più radicato, parte da una filosofia di equilibrio che passa attraverso molti dettagli e molte sfumature. Non è una dieta, non è un miracolo caduto dal cielo, non è una magia, non è niente a dire il vero.

La mia vita oggi è troppo sedentaria in contrapposizione con il mio passato giovanile dove il dinamismo era persin eccessivo. E come allora il mio corpo e la mia mente hanno chiesto una pausa ora accade il contrario. Sono un uomo pressapoco di mezza età, sovrappeso, annoiato, stressato, scontento e insoddisfatto per molti aspetti e qualcosa grida "vendetta". Visti i presupposti sono consapevole che non posso buttarmi in palestra per 2 ore per due o tre volte la settimana e massacrarmi, sarebbe più il danno che il beneficio; anche con l'alimentazione non posso più permettermi eccessi e cattive routine: potrei aver terminato i bonus; anche con gli abusi devo trovare nuove dimensioni ed equilibri, già perché ho sempre ammesso di essere un fumatore e non sono mai stato ipocrita nel dire che posso smettere quando voglio... mi accontenterei di diminuire significativamente questo stravizio.

Sino ad oggi ho dato colpe a molte cose per come è la mia condizione, ma dentro di me ho sempre saputo che per buona parte erano solo delle scuse, tutto era nella mia testa e nel mio animo che sono andati fuori fase per diverse ragioni, più o meno valide ma per lo più comodamente utili perché mi giustificassi a non voler ammettere molte inadeguatezze. Ora però questa paura e questo malessere diffuso e la mancanza di equilibrio mi stanno portando a nuove dimensioni di pensiero, che mi auguro solamente che non mi portino a eccedere in altre direzioni. Forse questa è l'ultima fase che mi mancava di affrontare nella solitudine con me stesso; condizione in cui non mancano i momenti di autoanalisi in cui affiorano i maggiori timori ed i peggiori lati di noi stessi con cui dobbiamo fare i conti.

Da buon mediatore, non faccio promesse a nessuno e nemmeno a me stesso, ma aumenta l'intenzione e la convinzione che devo riprendere da capo la mia vita e scrivere i miei prossimi 40 anni con nuovi e migliori equilibri.

2 commenti:

  1. Questo post dovresti tornare a rileggerlo ogni giorno! E' pieno di spunti interessanti da cui partire.
    Volere è potere.

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  2. Bentornato/a Vampirla e lieto che questa volta quanto ho scritto sia stato più comprensibile.
    Ma tornando al tuo commento, in effetti è un buon promemoria, e grazie al tuo commento me lo sono riletto anche io.

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