giovedì, luglio 09, 2015

Parole Evocate - "I Viaggianti"

Immagine prelevata da
http://archiviodelverbanocusioossola.com/tag/pella
Questo è il secondo post che edito qui su internet ripresentando le parole scritte a mano una vita fa e mi rendo conto che a distanza di tempo scrivo di cose diverse, le scrivo in modo diverso; negli anni addietro ancora mi appassionavo per viaggi che facevo perché avevo modo di toccare con mano l'umanità con la quale potevo anche interagire. Oggi come oggi, invece, quanto posso scrivere sui viaggi e sulle persone che viaggiano con me è dettato invece dal rammarico di aver perso quei "viaggianti" di un tempo con cui avevo un senso di appartenenza a volte anche solidale, anche se limitatamente al tempo che si trascorreva insieme. Dal quaderno ritrovato nel "cofanetto dei ricordi" vi voglio dunque riproporre le parole scritte oltre dieci anni fa sul tema dei viaggi, e come per "mamante" oltre che per condividere i miei pensieri e le mie emozioni, le trascrivo qui per evitare che la carta ingiallisca e l'inchiostro sbiadisca,  quindi siate clementi nel giudicare la forma e la scelta delle parole di una vita precedente.

Nonostante le ultime disgrazie, ancora molta gente usa il treno per spostarsi. Sono vite in cammino che si incrociano nei corridoi, negli scompartimenti, sulle banchine per accedere le alle carrozze.

Una vita parallela nasce, cresce e muore in ogni viaggio, si vede il meglio ed il peggio della vita e la multi etnia ormai è arrivata.
Lavoratori indefessi, prostitute, immigrati famiglie, studenti, raccolti in poche carrozze, che si guardano, si parlano e si ascoltano senza barriere, lì sul treno è un altro mondo è una piccola enorme società che si fonde si unisce in un unica anima migratrice che viaggia verso un mondo migliore; un affare importante, un amore, un lutto, una vacanza e comunque per lo più ti consente di essere te stesso senza timore di essere giudicato per la vita, stai lì a viaggiare con altri che probabilmente non rivederai più ma che resteranno con te in parte come tu rimarrai in loro.
Molti non partecipano a questo mondo itinerante ma inconsapevoli ne fanno parte e contribuiscono a alimentare un'anima viaggiante fatta di tante anime con le loro storie, le loro passioni ed emozioni.
Questi pochi che ne faranno tesoro probabilmente vederanno il "mondo fermo" con altri occhi ed un altro spirito, tutti gli altri scenderanno e torneranno alla loro vita di sempre inconsapevoli di aver lasciato qualcosa. 
(scritto su un treno 12/03/2005)

Seppure oggi siano cambiati in melgio i treni e si siano trasformate le stazioni, i "viagginati" ci sono ancora e sono forse anche più di prima, sfruttando nuovi e maggiori collegamenti e tempi di percorrenza più brevi. Una cosa però è cambiata: la fretta e l'introversione sono talmente aumentate che non c'è più quel contatto umano come quello di un tempo, vuoi anche perché il layout dei mezzi è diverso e meno concilia la condivisione e l'intimità che nel secolo precedente invece si potevano trovare negli scomparti delle carrozze dei treni. La multimedialità di cui oggi si dispone isola più di dieci anni fa rendendo i "viaggianti" soli ed isolati.

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