lunedì, agosto 27, 2007

Guido Cavalcanti - RIME

Ho terminato giusto ieri sera prima di addormentarmi il libro che raccoglie le poesie di tal Guido Cavalcanti, che quasi non rammentavo più... poeta versatile e romanticamente stilnovistico nel raccontare l'Amore Angelico passando da sistemi (scrivono di lui sul libro... non sono pensieri mie, sia ben chiaro) scolastici, a sistemi tomistici per non dire avverroistici :-O
Cosa significhi sinceramente non lo so bene anche se credo di averlo più o meno afferrato leggendo tutto il commento fatto su di lui. Sta di fatto che questo poeta del '200 ha scritto un sacco di poesie su questo amore impossibile, sofferente, profondamente umano e radicalmente affondato nell'anima oltre che nella mente degli uomini. Mi prendo la libertà di citare e trascrivere un paio delle sue poesie, dedicandole a tutte le signore che leggeranno. Spero siano di gradimento, unico suggerimento che vi do e leggerle almeno un paio di volte altrimenti non si capirà una mazza di quello che c'è scritto ;-p Andiamo a cominciare quindi:

La prima poesia: che per aiutarvi a leggere vi dico solamente che è un elenco di cose piacevoli che vengono elencate in funzione del soggetto di apertura della poesia (tecnica provenzale del plazer).

Biltà di donna e di saccente core
e cavalieri armati che sien geni;
cantar d'augelli e ragionar d'amore;
adorni legni 'n mar forte correnti;

aria serena quand' apar l'albore
e bianca neve scender senza venti;
riviera d'acqua e pratod'ogni fiore;
oro, argento, azzurro 'n ornamenti:

ciò passa la beltade e la valenza
de la mia donna e 'l su' gentil coraggio,
sì che resembra vile a chi ciò guarda;

e tanto più d'ogn' altr' ha canoscenza,
quanto lo ciel la terra è maggio.
A simil di natura ben non tarda

La seconda poesia: che rappresenta la frammentazione completa  che prende in causa mente, anima, cuore, ed occhi derivata dai dolori in amore cercando però di riunirsi in un unica forma di sopravvivenza razionale ma non umanamente auspicabile:

Tu m'hai s' piena di dolor la mente,
che l'anima si briga di partire
a li sospir' che manda 'l cor dolente
mostrano agli occhi che non può soffrire.

Amor, che lo tuo grande valor sente,
dice:<<E' mi duol che ti convien morire
per questa fiera donna, che niente
par che patiate di te voglia udire >>.

I' vo come colui ch'è fuor di vita,
che pare, a chi lo sguarda, ch'omo sia
fatto di rame o di pietra o di legno,

che si conduca sol per maestria
e porti ne lo core una ferita
che sia, com' egli è morto, aperto segno.

Spero non mi troviate esageratamente ricercato con queste due poesie Duecentesche, anche perché a leggere queste poesie, ho avuto modo di riscoprire un po' del fascino femminile... e come sarebbe bello poterle corteggiare come 800 anni fa, molto più stiloso e intrigante.

mr.zugo

8 commenti:

  1. Lo sai quanto mi piace il "dolce stil novo"?

    Fin da quando l'ho scoperto a scuola, tanto tanto tanto tempo fa... dolcissimo e delicato.

    Grazie!

    :)

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  2. (^_^) acuetta lieto che siano state di tuo gradimento!!! Credevo e credo siano state un azzardo ;-p


    Baciotti assonnati ed allegri

    mr.zugo

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  3. gulp mi fai tornare in mente l'Università...ehehe esame di Letteratura Italiana I!!! Grandioso! Bacione

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  4. Betta :-D bei tempi quelli dell'università!!! A volte mi sembrano così lontani... ed ormai lo sono almeno per me... 10 anni :-O


    Ma le poesie hanno sempre il loro fascino a prescindere da quando le si inconrta ;-p


    Baciotti scotennatti come uno studente universitario

    mr.zugo

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  5. Per favore, non pretendere un commento subito, non sono in grado, per trovare i miei ricordi poetici devo andare in cantina......Wè ti ho visto sai? Non ridere, mica son tutti giovani come te!!!!!!!Bacio

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  6. (^_^) non rido sorrido iochenonso!

    Sei dolce... vai pure in cantina a trovare le poesie, ma mi raccomando accendi la luce sennò cadi dalle scale... ihih hihih ;-P


    Scherzi a parte... i commenti devono venire dal cuore come e quando è giusto. Grazie di essere passata!


    Baciotti abbracciosi e sorridenti

    mr.zugo

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  7. Ragionar d'amore.....


    se al giorno d'oggi ti avvicini ad una ragazza dicendole di voler "ragionar d'amore" con lei, capirai dal suo sguardo ciò che vuol dire il termine "sfigato".


    Ti consiglio l'ascolto della canzone di Battiato, "Medievale", basata su di un sonetto di Bondie Dietaiuti.


    E ti ringrazio per avermi ricordato le terribili interrogazioni di una mia professoressa ai tempi del liceo....

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  8. gpf grazie a te di aver dedicto un poì del tuo tempo a leggere cose antiche e appena ne avrò modo seguirò il tuo consiglio, ascolterò quella canzone! :-D


    ma sfigata sarà la donne che non vorrà indagare sull'affermazione "Ragionar d'Amore" e scusate se sono antico! ;-P


    mr.zugo

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