mercoledì, settembre 23, 2009

[ri] - Partenze & Ritorni

Le partenze sono sempre dei momenti particolari dove si mescolano sempre emozioni contrastanti, almeno per me, in cui ci si ritrova combattuti tra la gioia e l'eccitazione della partenza e quella leggera tristezza legata all'abbandono di quel qualcosa che poi in fondo non è altro che "casa" (in tutto il suo significato). Questo è un periodo dove mi trovo ad una ripartenza importante, non assimilabile ad un viaggio di piacere ne tanto meno ad un viaggio di lavoro, questi ultimi sono circoscritti nel tempo, al termine c'è sempre il ritorno a "casa" la mi ripartenza invece riguarda un cambiamento sostanziale che ho già vissuto ed ora mi si ripropone: cambiare città per lavoro dove considerata la logistica del cambiamento non posso affrontare come un cambio circoscritto ma quasi definitivo. Dico quasi per il fatto che faccio sempre fatica a partire, in qualche modo non amo lasciare "casa", il mio luogo sicuro, il luogo in cui ritrovo me stesso e ricarico le mie energie; ora a dispetto della volta precedente dovrò, e in questo caso  voglio, creare una seconda "casa", in modo da non soffrire di una strana solitudine apatica e dissociata che la prima volta mi fecero da compagnia, cattiva compagnia ammetto. La seconda "casa" dovrà essere ricca di vita, la mia e di nuove o ritrovate amicizie che riempiano le stanze della "casa" con la loro presenza fisica e spirituale.
Ogni qualvolta qualcuno parte tutti fanno la domanda "sei contento?" oppure affermano "beato te" o ancora "come ti invidio" ma in cuor mio, dopo aver risposto in qualche modo senza urtare le aspettative e non sembrare sempre incontentabile, penso tristemente al dispiacere di lasciare ciò a cui tengo, ed in questa occasione il dispiacere è più forte rispetto a 5 anni fa. Allora ero pervaso dalla voglia di cambiare molte cose, fare una svolta su certi aspetti della mia vita, ma ad ogni modo dovevo allontanarmi da una passione sportiva e dalla famiglia che stava attraversando un momento decisamente triste e inconsolabile; oggi il cambiamento voluto è legato solo al lavoro e in minima parte ad una necessità di indipendenza come uomo, ma la partenza pesa più di allora perché dovrò allontanarmi da affetti nuovi e cresciuti nel tempo con gli amici che ho trovato al mio ritorno a Torino. Di contro non mi alletta l'idea di ritornare in centro Italia e ricominciare completamente, spero che alcune realtà virtuali intraprese qualche tempo fa possano concretizzarsi e diventare qualcosa di pregnante, proprio per evitare quelle cattive compagne di viaggio con cui ho avuto a che fare in precedenza. Mi auguro anche che al contrario delle amicizie antiche ed ormai relegate ai ricordi, queste nuove degli ultimi anni siano più partecipi e volenterose, non pretendo nulla, solo le stesse cose che mi donano qui, seppur in proporzione alle distanze che si verranno a creare: sono fiducioso di questo! Resta però il fatto che sono a tutti gli effetti un gitano, in un modo o nell'altro non sono mai stato troppo fermo e troppo legato a compagnie di amicizie, e questo ripetersi di cambio città o scelta di lavori vagabondi dimostra che dovrò sempre essere l'uomo dei nuovi inizi, l'uomo che non si deve stancare mai di reinventarsi e riproporsi agli altri... ma a dispetto di qualche anno, non voglio perdere le amicizie trovate, non voglio più relegarle ai ricordi, e personalmente l'impegno sarà intenso ma riscoperta la famiglia deglia amici non è mio desiderio lasciare che l'oblio se ne impossessi e in più allargarla anche dove costruirò la mia seconda "casa".

 

8 commenti:

  1. Ciao caro Zugo, esternare steps by steps i propri stati d'animo quando si sta per fare un giro di boa è un buon modo per focalizzare i propri cambiamenti, i propri sentimenti.

    Chi ci ama ci segue sempre, anche se non in senso fisico, le distanze sono illusioni di un gioco.

    I sentimenti persistono e ci accompagnano lungo il cammino, colorando le nostre esistenze in qualsiasi luogo della terra noi andiamo.

    Un arcobaleno fluorescente illumini la tua giornata e che esso raggiunga tutte le persone che incontrerai!

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  2. AMANTEDELMONACO focalizzare, [in]seguire, illusioni cambiamenti, l'elenco potrebbe proseguire ahimè non sempre è tutto come ci aspettiamo, speriamo, sogniamo… scelte fatte sulla base di necessità portano i sentimenti a essere [co]stretti in ambiti grevi! ma di arcobaleno in arcobaleno chissà che non si trovi una landa splendente!

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  3. Sai come dice un proverbio: far di necessità virtù ... a volte i vecchi proverbi ci aiutano a riflettere...

    Il mio compagno si è spostato di città in città, di stazione in stazione, è stato un viaggiatore viaggiante, a volte inseguendo sogni, a volte per mettere in gioco la sua vita, altre volte per motivi di famiglia.

    Mi racconta spesso di questo suo vagabondare, una delle cose che mi sono rimaste pià impresse è la sua nota di viaggio:

    ricordare sempre di ammirare un'alba ed un tramonto.

    Ogni giorno è un giorno nuovo.

    Se vuoi legger il nostro blog:

    zen8.splinder.com.

    Vedi tu...ti regalo un altro arcobaleno sperando che tu arrivi in una bella landa splendente!

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  4. Ti capisco. Io ho cambiato 9 volte casa e sebbene fossi quasi sempre con la mia famiglia (ovvero Yoda), dopo un certo punto ho faticato a trovare una "casa" in cui sentirmi a casa. Perdona il gioco di parole. Per me la casa è sempre quella in cui sono cresciuta, non per le dimensioni o per il lusso, ma per il senso di appartenere proprio a quel luogo. I cambiamenti mi turbano. Non per la perdita di amicizie, più per le abitudini da cambiare, le strade nuove, le facce nuove. Le amicizie, quelle vere, mi hanno seguita fin qui.

    Mi auguro che tu possa costruire la tua casa nuova e riempirla in modo soddisfacente di amici, oggetti, vita.

    Besitos

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  5. ma che bella descrizione di te stesso, sembri Ulisse, l'uomo della ricerca costante!

    E di nuovo cambio casa

    di nuovo cambiano le cose

    di nuovo cambio luna e quartiere

    come cambia l'orizzonte, il tempo, il modo di vedere

    Fossati, che gran poeta.

    un saluto

    fra

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  6. PaolaClara, il più infatti sarà trovare modo di trasformare un domicilio nell "casa" dall'esperienza precedente ho scoperto che per me ha molto peso e significato nella gestione dei miei equilibri!!!

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  7. francysar in effetti… a ben pensarci percepisco la mia vita come una odissea interminabile, mi auguro solo di riuscire ad arrivare al termine di questo viaggio (^_^)

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  8. purchè non sia il viaggio al termine della notte, che allegro non era...;-)

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